Stupro Piacenza, toghe rosse contro Meloni: pronto avviso garanzia per avere violato privacy stupratore

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Beh, le toghe rosse vogliono dare la mazzata finale al Pd. Già gli italiani non si fidano dei magistrati in caso di indagini sulla corruzione, figurarsi l’effetto di un avviso per avere diffuso il video dello stupro di uno dei loro protetti. Sarebbe l’apoteosi. La coalizione di destra arriverebbe ai due terzi dei seggi.

“Adesso è partita un’indagine ma temo solo a danno della sottoscritta, come se il video l’avessi girato io, l’avessi pubblicato io, come se fossi stata io la prima a mettere on line questa cosa, come se fossi stata la fonte della notizia”. Lo ha affermato Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, durante un comizio ad Ancona, a proposito del video sullo stupro a Piacenza. “Io non sono stata la fonte della notizia, sono stata una che ha ripreso un video pubblicato da un quotidiano. Mi pare che l’obiettivo sia far partire qualche avviso di garanzia”.

L’obiettivo della sinistra politica e mediatica è invece intimorire chi denuncia i crimini degli immigrati. Non è un caso che dello stupro analogo di Bologna non ci siano video. E non perché i cittadini siano corsi a linciare gli africani stupratori invece di riprendere, ma perché hanno paura di condividere la verità.

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Stupro Piacenza, vogliono arrestare chi ha diffuso video e scarcerare lo stupratore – VIDEO

Per governare l’Italia deve essere azzerato l’apparato statale completamente compromesso da cellule cancerogene del Pd in sonno.




5 pensieri su “Stupro Piacenza, toghe rosse contro Meloni: pronto avviso garanzia per avere violato privacy stupratore”

  1. la stessa strategia “colpirne uno per…” usta in questi anni di stalking da parte dei noti sitarelli di sfigati che molestavano cittadini liberi e fieri contro lo stato delle cose….

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