Serie A, sempre meno italiani: anche il calciatore è un lavoro che non vogliamo fare?

Vox
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La Serie A parla sempre meno italiano. Nell’edizione odierna, Tuttosport ha analizzato i numeri della prima giornata di campionato, evidenziando come il 67% dei giocatori scesi in campo da titolare non fossero italiani ma stranieri e, per tanto, i calciatori del nostro paese sono stati meno di un terzo. Solo Monza e Fiorentina hanno schierato un numero maggiore di italiani rispetto agli stranieri, rispettivamente 8 e 6, mentre Milan, Torino e Atalanta hanno schierato un solo italiano nell’undici titolare. Una statistica abbastanza preoccupante se si pensa al futuro della nostra Nazionale.

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Ma ancora più preoccupante se si pensa al futuro dell’Italia in generale. Perché quello che accade nel calcio, con importazione massiccia di giocatori low cost, favorita da sgravi fiscali e conseguente fuga dei giovani italiani all’estero – vedi Scamacca – accade anche nella società tutta.

Ci stiamo facendo sostituire. E, tornando al calcio, ci sono anche deficienti che pagano per vedere questa sostituzione in televisione o allo stadio.




3 pensieri su “Serie A, sempre meno italiani: anche il calciatore è un lavoro che non vogliamo fare?”

  1. beh anche il redattore di Fanfake / oppppennn , butac bufale e latri siti spazzature stalking del pd globale sono lavori che nessuno vuol fare , a meno che sei un chiatton redditors con lo smalto sulle unghie con devianze e parafilie notevoli e eobordanti,

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