Sbarcano altri 1.000 afroislamici e Lamorgese invia traghetti tra l’Africa e l’Italia

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Il Viminale è un servizio taxi per gli scafisti. E Lamorgese, su mandato del PD, sta lavorando per riempire l’Italia di più clandestini possibile prima del 25 settembre.

Notte di sbarchi in Italia, dove i migranti hanno raggiunto svariati punti di approdo nel Paese, anche in maniera autonoma. Dalla Calabria alla Sicilia, passando per Lampedusa e Linosa, da due giorni le coste italiane sono assediate e le forze dell’ordine sono costretta a un lavoro supplementare per riuscire a gestire il flusso, che è tornato a essere molto ampio. Il tutto nell’indifferenza della sinistra, che nega il problema e parla di “normale gestione”, nonostante i numeri smentiscano la loro lettura dei fatti.

Nelle ultime ore sono stati 222 gli arrivi a Lampedusa, frutto di 16 eventi che si sono susseguiti nell’arco di meno di 24 ore. Gli sbarchi sono stati incessanti fino alle prime luci dell’alba e nelle prossime ore sono attesi altri arrivi sulla più grande delle isole Pelagie. I migranti sono di sedicente e prevalente provenienza tunisina, siriana, egiziana e bengalese. Da sabato mattina sono 408 i migranti che hanno toccato le rive di Lampedusa. A questi si aggiungono anche i 22 che hanno toccato terra sull’isola di Linosa e che sono stati successivamente trasferiti a Lampedusa. Nelle ultime ore, il numero di migranti presenti nell’hotspot dell’isola ha superato abbondantemente quota 800 ospiti e sono stati disposti i trasferimenti con il traghetto Pietro Novelli noleggiato dal Viminale. Oggi 429 persone lasceranno Lampedusa in direzione Mazara del Vallo, andando a gravare su un’altra istituzione, quella di Trapani, che è già oberata di lavoro per la gestione dei migranti.

In meno di 48 ore, in Calabria secondo i dati dell’ufficio immigrazione della questura di Crotone che ha proceduto alle operazioni di identificazione dei migranti, in un giorno e mezzo sono giunte 660 persone. Con esattezza, sono sbarcati sulle coste calabresi 289 migranti venerdì e altri 371 sabato. Agli uomini delle forze dell’ordine che hanno effettuato il primo riconoscimento hanno dichiarato di essere provenienti quasi tutte dall’Afghanistan e dall’Iran. Altri, una minima parte, hanno dichiarato provenienza siriana ed egiziana. Secondo le prime testimonianze raccolte, i migranti sarebbero partiti dalle coste turche tra il 7 e l’8 di agosto. Anche loro, così come altri migranti giunti in Calabria nelle ore precedenti, sono stati condotti al centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto.

Attorno alle 18 di ieri, tra i territori di Modica e Scicli, nella Sicilia meridionale, si è verificato uno sbarco autonomo di un gruppo di circa 60 migranti che sono arrivati sulla costa siciliana a bordo di una barca a vela di 15 metri. L’imbarcazione si è poi incagliata, adagiandosi tra fondale e scogliera. Rapido l’intervento delle forze dell’ordine, che sono accorse per permettere lo sbarco in sicurezza dei migranti e procedere con la loro identificazione. Da una prima operazione di riconoscimento, le persone presenti a bordo della barca hanno dichiarato di provenire da Iran e Iraq. Fonti non ufficiali riferiscono che gli scafisti avrebbero abbandonato la barca a vela, raggiungendo terra a bordo di un gommone e si sarebbero allontanati indisturbati senza essere stati per il momento intercettati. Il gruppo di migranti ha raggiunto a piedi quello che viene definito ‘terzo scivolo’ di Marina di Modica e da lì è stato trasferito a bordo di un pullman al centro di accoglienza.

Del resto, ieri Lamorgese aveva annunciato:

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”In questo periodo registriamo un aumento dei flussi migratori e l’impegno da parte di chi opera in mare è notevole”, ha detto il ministro uscente dell’Interno Luciana Lamorgese durante il collegamento in streaming dal Viminale con gli scafisti di stato dell pattugliatore della Gdf P02 Monte Cimone impegnato a traghettare clandestini nell’area di Lampedusa.

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”A Lampedusa abbiamo fatto un incontro per cercare di affrontare insieme con le autorità locali il problema dell’immigrazione che l’isola vive più di altre realtà perché gli arrivi, soprattutto quelli autonomi, riempiono l’hot spot con presenze che vanno anche oltre il numero possibile. Ed è per questo che siamo impegnati tutti quanti per cercare di rendere più agevoli i trasferimenti sul territorio e liberare il centro e rendere la situazione gestibile”, ha aggiunto.

Il suo lavoro non è difendere i confini, ma distribuire gli spacciatori e gli stupratori nelle vostre città.

Per la fretta di svuotare Lampedusa Lamorgese diffonde criminali in tutta Italia

Lamorgese e il suo governo di criminali continuano a diffondere il cancro in tutta Italia invece di rimandarlo indietro. In questi anni i suoi soldati afroislamici hanno spacciato, stuprato e ucciso, perfino decapitato, ma lei continua imperterrita a sparpagliarli sul territorio. Tipico boiardo di Stato che vive da sempre come parassita fiscale della collettività.




3 pensieri su “Sbarcano altri 1.000 afroislamici e Lamorgese invia traghetti tra l’Africa e l’Italia”

  1. Certo, ha ordine di importarne a vangate.
    Questa e l’assassina di bambini meritano una fine mai vista nemmeno nei peggio snuff movies del dark web.

  2. Considerato il volume dei flussi, l’inettitudine della ministra, le elezioni e la formazione di un governo di cdx (si spera) abbiamo altre sei settimane di traghettamenti. In pratica altri 10mila, poi si spera che ci diamo un taglio.

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