Minori tunisini arrivati col barcone stuprano e spacciano: “Comandiamo noi”

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Accade in tutta Italia. A Pisa i figli degli immigrati arrivati col barcone e coi ricongiungimenti familiari terrorizzano la città:

Minorenni protagonisti di episodi degni di malviventi navigati in zona stazione a Pisa.
Come rende noto la Polizia municipale, nel pomeriggio di ieri gli agenti del Nosu hanno notato quattro minorenni giovanissimi (tre bambine ed un bambino) in Galleria ‘B’ di viale Gramsci che si intrattenevano con un adulto pregiudicato tunisino con precedenti per spaccio di stupefacenti. Vista la singolarità della situazione la pattuglia è subito intervenuta, ma l’uomo e due ragazzine si sono dati alla fuga.

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Il bimbo e la bimba rimasti sul posto sono stati accompagnati al Comando per essere identificati e riaffidati ai rispettivi genitori. Nonostante la pattuglia operante fosse professionalmente ben preparata al tipo di intervento e disponibile anche dal punto di vista umano, la reazione dei due minorenni (lei 13 e lui 12 anni) è stata incredibile. “Insulti e turpiloqui degni di persone ben più consumate rispetto all’età dei due ragazzini – sottolineano dal Comando di via Battisti – lei con il pacchetto di sigarette infilato nella cintura della gonnella e lui con l’aria di sfida di chi la sa molto lunga.

Una delle madri, raggiunta telefonicamente, ha ricoperto di insulti gli agenti per essersi permessi di intervenire, mentre l’altra, corsa al Comando, è scoppiata in un pianto a dirotto confidando tutta la propria disperazione per non riuscire a fronteggiare la rabbia e l’arroganza del figlio”.

Ma la questione dei minorenni non si limita a questo episodio. Sempre ieri un gruppo di ragazzini, italiani e stranieri, una baby gang ben nota alla Municipale, è entrata in un minimarket di viale Gramsci creando molta tensione, sciolta solamente dopo l’intervento risolutivo della solita pattuglia del Nosu.

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E ancora venerdì alcuni minorenni tunisini, conosciuti dagli agenti per precedenti episodi, hanno tentato di rapinare un uomo del cellulare sempre in viale Gramsci e hanno provocato una rissa all’altezza del Bar Gambrinus.

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“Purtroppo gli strumenti che la legge mette a disposizione sono molto scarsi ed inefficaci per arginare il nuovo clima che va delineandosi nelle strade cittadine – sottolineano dal Comando di via Battisti – nonostante la costante sorveglianza ed i continui interventi di polizia, non esistono ulteriori e successive strutture che prendano in carico i giovani minorenni per un vero percorso costruttivo. È il caso di un minore non accompagnato tunisino, 16enne, giunto in città da un paio di mesi, dopo un viaggio in barca nello stretto di Sicilia. Accompagnato già due volte in comunità di accoglienza, ne è sempre fuggito poco dopo, preferendo vivere di espedienti in zona stazione imitando i ‘grandi’ sulla via del delitto: è già stato trovato in possesso di una bici rubata e viene utilizzato dagli adulti per le consegne. Purtroppo a nulla è servito spiegare al ragazzo i vantaggi di rimanere in comunità per il suo prossimo futuro”.

Pazzesco che lo Stato italiano non affidi i minori tunisini all’ambasciatore tunisino. Ma non si vergogna, l’ambasciatore, di quello che fanno i suoi connazionali?

Perché questi scrocconi che vengono a stuprare e spacciare non vengono rimandati in Tunisia dai genitori?

Perché le coop del Pd incassano il doppio con i minori. E il Partito Di Bibbiano ha partorito la famigerata Legge Zampa.




3 pensieri su “Minori tunisini arrivati col barcone stuprano e spacciano: “Comandiamo noi””

  1. Draghi la merda, va a elemosinare il Gas all’Algeria che fa schifo e scadente.
    si metteranno d’accordo su algerini criminali svuota carceri e cosi ti sconto il Gas

I commenti sono chiusi.