Morto Piero Angela rimane la televisione trash, ma divulgava la scienza in modo politicamente corretto

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Quasi mai parliamo dei morti. Non ci piacciono i coccodrilli e bastano i lecchini post-mortem dei media a fare questo lavoro.

Ma con la morte di Piero Angela se ne va un pezzo di televisione italiana che, invece di cedere al trash, tentava di divulgare, nei limiti ossessivi del politicamente corretto, alle masse scienza e cultura. Non è poco, visto il panorama televisivo occidentale.

Poi, certo, i suoi erano programmi politicamente corretti. Che non osavano dire quello che ‘non’ deve essere detto. Non si parlava di razza, quoziente intellettivo e immigrazione in termini veritieri e onesti. Era il Bruno Vespa della divulgazione scientifica.

Solo una volta abbiamo dovuto correggere Piero Angela:

Il catastrofismo di Piero Angela: “Cosa accadrà all’Italia quando resteremo 28 milioni”

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Di certo non quando negli ultimi anni molta dell’area mediatica alternativa lo contestava per quello che diceva sul coronavirus. Si può essere alternativi senza essere coglioni solo per rincorrere qualche clic in più.

È morto all’età di 93 anni Piero Angela. Il decano dei conduttori televisivi, maestro della divulgazione scientifica in tv, è scomparso a Roma. La notizia è stata confermata dal figlio, Alberto Angela, sui profili social: «Buon viaggio papà», ha scritto Alberto, a sua volta conduttore tv.

Nei giorni scorsi Piero Angela, giornalista divulgatore di alta qualità e decano dell’Azienda, ha voluto lasciare al sito Internet del suo programma SuperQuark l’ultimo messaggio di saluto ai telespettatori: «Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano», ha scritto il conduttore.

“Malgrado una lunga malattia – ha aggiunto – sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio».

Nato a Torino nel 1928, Piero Angela aveva iniziato la sua carriera giornalistica in Rai come cronista radiofonico, divenendo poi inviato e infine conduttore del telegiornale. La sua notorietà è legata però alla realizzazione di programmi televisivi di divulgazione scientifica di tipo anglosassone, con i quali ha fondato per la televisione italiana una solida tradizione documentaristica (Quark, 1981; Superquark ,1995, e numerosi programmi derivati). Tra le numerose pubblicazioni, sempre di carattere scientifico-divulgativo: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo (2015); Gli occhi della Gioconda (2016). Nel 2017 ha pubblicato il libro autobiografico Il mio lungo viaggio. Nel 2004 è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.




4 pensieri su “Morto Piero Angela rimane la televisione trash, ma divulgava la scienza in modo politicamente corretto”

  1. pandemenza arroganza e strafottenza condita con pvttanate tecno propagandistiche nason-masson…te gusta?

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