Coi 25 miliardi spesi per i ospitare immigrati potevamo dare casa a 650mila italiani

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In Italia ci sono circa 650 mila famiglie a cui i comuni non sono in grado di assegnare un alloggio, perché non ci sono case disponibili. E questo prima della pandemia.

Quasi sempre, nei comuni a guida PD e M5s, il motivo è non solo di vera e propria disponibilità, ma perché vengono sopravanzati nelle graduatorie da immigrati e zingari. Il numero è più o meno stabile da diversi anni.

Con i miliardi spesi per l’accoglienza di centinaia di migliaia di clandestini a livello nazionale, ne abbiamo ospitati in hotel quasi un milione negli ultimi anni di governi Pd, avremmo potuto costruire nuove case o trovare soluzioni abitative a tante famiglie che restano ancora senza un tetto. Poteva aiutarle nella quotidianità. Stabilizzare tante giovani coppie, finanziando così anche la natalità italiana.

In questi anni di Pd, invece, solo i clandestini hanno avuto garantito un tetto.

Le case popolari dovrebbero essere per gli italiani bisognosi. Gli stranieri, se sono qui, dovrebbero portare ricchezza e non sottrarla come invece sta accadendo nel 99% dei casi. Dovrebbero venire a lavorare e quindi potersi permettere di mantenersi, non venire a farsi mantenere. Come invece accade.

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Se moltiplichiamo per tutti gli anni di ‘accoglienza’, si arriva a circa 25 miliardi di euro. Con i quali potevi, in teoria, acquistare 650mila case e darle ai bisognosi di casa nostra.

Prendete il caso di Rosarno. Lì le case popolari erano state garantite dalla precedente giunta Pd agli immigrati invece che agli italiani in difficoltà:

E per i vescovi è giusto così:

Sindaco dà “case dei migranti” ai suoi cittadini senzatetto: vescovi protestano

Poi certo, potevi anche risolvere il tutto a costo zero espropriando le case del Vaticano. Si potrebbe ancora fare. Impossibile lo faccia l’atlantista, europeista e baciapile Meloni, che sembra più interessata ad accreditarsi nelle cancellerie estere che a fare gli interessi degli italiani.