Nigeriano che ha stuprato cavalla l’ha massacrata: “perché non mi voleva”

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Malta espelle in Italia gli stupratori di cavalli: “Noi non li vogliamo”

Come avevano riportato il Times of Malta e altri siti locali, il 24enne nigeriano era stato condannato nel novembre 2020 per avere abusato sessualmente di una cavalla di una fattoria alla periferia di Gozo. Riconosciuto colpevole della raccapricciante accusa, era stato condannato a un anno di reclusione e alla successiva espulsione in Italia

Ecco come si era svolta la vicenda a Malta.

Un uomo di 22 anni è stato incarcerato per un anno e multato di 3.000 euro dopo essere stato riconosciuto colpevole di maltrattamento di un cavallo.

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Robert Omo, cittadino nigeriano, è stato accusato di aver causato dolore, sofferenza o angoscia inutili a un cavallo. Fu anche accusato di violazione di domicilio e di aver commesso un’offesa alla morale pubblica.

Il caso è avvenuto il 30 settembre in una fattoria di Xewkija.

L’imputato sarebbe entrato nella fattoria e avrebbe tentato di fare sesso con una cavalla di nome Katya.

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Il filmato delle telecamere di sorveglianza mostrava l’imputato che picchiava la cavalla e la prendeva a calci. È stato anche ripreso dalla telecamera mentre le lanciava una gomma.

La Corte ha affermato che il filmato mostra chiaramente l’imputato che lancia una gomma contro il cavallo. L’uomo è stato anche catturato con i pantaloni abbassati, con l’accusato che ha detto che aveva bisogno di urinare. La Corte ha affermato che per fare ciò che doveva fare l’uomo non era necessario abbassarsi i pantaloni. Il filmato mostra l’uomo che si avvicina più volte al cavallo.

Nella sua decisione, il magistrato presiedente Joe Mifsud ha osservato che è necessario inviare un messaggio forte a quegli animali maltrattanti, sottolineando che questi atti non sono accettabili. Citando il Mahatma Gandhi, il magistrato Mifsud ha affermato che: “la grandezza di una nazione e il suo progresso morale possono essere giudicati dal modo in cui vengono trattati i suoi animali”. Ha osservato che di tanto in tanto ci sono segnalazioni di crudeltà sugli animali che turbano la coscienza della maggior parte della popolazione che ha a cuore il benessere degli animali.

La corte ha osservato che mentre ha capito perché l’accusa ha accusato l’uomo di aver offeso la morale pubblica, non ci sono leggi che regolino la bestialità a Malta. La Corte ha aggiunto che nel Regno Unito esiste una legge specifica che prevede tali reati e dove una persona se colpevole può essere incarcerata per dodici mesi. La Corte ha affermato che, secondo una richiesta del Freedom of Information Act, 27 persone sono state dichiarate colpevoli di bestialità tra il 2007 e il 2016 nel Regno Unito.

L’uomo è stato dichiarato colpevole di crudeltà sugli animali e violazione di domicilio di proprietà privata ed è stato incarcerato per un anno e multato di € 3.000

La Corte ha anche esortato la Refugee Appeals Board a decidere sul caso pendente dell’uomo fino a quando la sentenza non sarà scontata. La corte ha osservato che il Commissario per i rifugiati aveva deciso che l’imputato dovesse presentare domanda di asilo in Italia. La decisione è stata successivamente impugnata. Il tribunale ha affermato che, decidendo sul ricorso pendente, l’uomo può essere espulso in Italia dopo aver scontato la pena.

E così è stato. Malta usa l’Italia come discarica. Una piccola isola che dovrebbe essere italiana impone sull’Italia le decisioni dei propri giudici.

Il legale di Omo, l’avvocato Nicola D’Archi: “Il mio assistito voleva tornare in Nigeria. Aveva presentato lui stesso domanda in Prefettura per essere rimpatriato, ma non c’era riuscito”.




5 pensieri su “Nigeriano che ha stuprato cavalla l’ha massacrata: “perché non mi voleva””

  1. Si voleva tornare a “dorso di cavallo” che n Nigeria, solo che non riusciva a dare “gas al motore” ed ha provveduto lui stesso. Per inciso la zoofilia, nella bibbia è abominio contro Dio.

I commenti sono chiusi.