Appena sbarcati assaltano paesino, le nuove marocchinate: stupri, molestie e saccheggi

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La lettera l’ha spedita il venti luglio scorso al questore di Cagliari Paolo Rossi, al prefetto Gianfranco Tomao e, per conoscenza, al suo collega di San Sperate, Fabrizio Madeddu. Luisa Murru, sindaca di Monastir, ha messo in fila tutte le criticità e le emergenze legate alla presenza dei migranti nel centro d’accoglienza: “A Monastir e San Sperate, negli ultimi giorni, gruppi numerosi, talvolta anche una dozzina, di migranti del centro di accoglienza si recano nel centro abitato del mio paese, talvolta con atteggiamenti minacciosi e tracotanti”. Una presenza che, per la Murru, “suscita nella popolazione inquietudine e malcontento, che temo sfoci in alterchi o risse”.

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Da segnalare poi uno dei tanti furti, compiuto al Carrefour: “Un gruppo di circa 3-40 migranti hanno fatto razzia di alimentari e alcolici sotto gli occhi del personale inerme addetto alla vendita e dell’unica guardia giurata, che non è riuscita, vista la disparità numerica, a gestire la situazione senza il rischio che degenerasse in atti di violenza”. La sindaca si scaglia contro l’alta presenza di ospiti stranieri nel Cpa: “Al più presto il numero deve essere drasticamente ridotto, anche nell’interesse del benessere degli stessi ospiti e dei richiedenti asilo”.
Oggi l’incontro in videoconferenza con la prefettura di Cagliari, presente anche questura, guardia di finanza e sindaco di San Sperate. La promessa fatta alla Murru e anche al sindaco di San Sperate? “Le forze dell’ordine si sono impegnate a incrementare i controlli, a tutela dei cittadini dei nostri territori”.

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Il sindaco di Monastir, Luisa Murru, aveva scritto una lettera al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese anche nel 2020, segnalando l’ennesima fuga del centro di accoglienza. “Si sono recati al vicino Centro Commerciale – scrive la prima cittadina – e hanno compiuto dei furti, altri sono arrivati nel nostro paese e hanno importunato alcune minorenni“.

Episodi di questo genere erano già accaduti nelle settimane precedenti. Da cittadina e da sindaco ho sempre dato grande importanza all’accoglienza e all’integrazione, ma ritengo che questi episodi non siano accettabili e che il mio territorio abbia diritto alla serenità che sempre lo ha caratterizzato”. Il sindaco avevo “alla Prefettura, che già nelle scorse settimane si è adoperata per cercare di tenere sotto controllo la situazione, di prendere ulteriori e definitivi provvedimenti per garantire la sicurezza dei miei cittadini e del territorio.

Chiedo inoltre al presidente della Regione Sardegna che porti all’attenzione del Governo il problema e se ne faccia anche lui carico, collaborando alla realizzazione di una soluzione definitiva”.

Sardi, lo Stato non esiste, fare da soli. Sapete come.




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