Il piano della sinistra dopo le elezioni: portare in Italia 400mila immigrati l’anno

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Il programma del Pd per le elezioni prevede l’ingresso in Italia di diverse centinaia di migliaia di immigrati l’anno. Che poi dovranno diventare italiani. Saranno i primi punti di quello che loro sperano essere il prossimo governo Letta. Cosa che accadrà se voi non andrete a votare. Perché i parassiti del Pd andranno a votare tutti, anche se sono minoranza.

Già oggi attraverso i ricongiungimenti familiari portano in Italia 200mila scrocconi l’anno. Che poi ingrossano le file delle baby gang afroislamiche.

A svelare il piano della sinistra è stato Giuliano Amato, loro presidente della famigerata Consulta. Uno degli organi oligarchici che il prossimo governo di destra deve smantellare.

Con 300mila immigrati che prendono il reddito di cittadinanza e più di 2,5 milioni che sono in Italia senza lavorare, secondo loro l’Italia avrebbe bisogno di 400mila immigrati l’anno:

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Lo stanno scrivendo da anni su tutta la spazzatura cartacea globalista. Usano il calo demografico come grimaldello logico per dire che abbiamo bisogno di invasori.

Come abbiamo già spiegato è una fallacia logica, perché il calo demografico è in sé positivo e del resto gli italiani erano meno di 40 milioni fino a meno di un secolo fa. E meno di 50 milioni fino agli anni ’60. Non si stava male.

Vi diranno dello squilibrio demografico giovani-anziani. Ma è una stupidaggine: negli anni ’30 un uomo era anziano a 50 anni, oggi lo è a 70 anni. E volendo le donne potranno procreare anche in più tarda età nei prossimi decenni. Senza contare che la rivoluzione robotica annienterà milioni di posti di lavoro rendendo obsoleti i ‘negri’ che piacciono ai finanziatori del partito degli immigrati.

Insomma, tutti porta verso una realtà dove meno siamo e meglio stiamo.

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4 pensieri su “Il piano della sinistra dopo le elezioni: portare in Italia 400mila immigrati l’anno”

  1. Il problema è che non è solo economico il tema. Lo sanno che la fame di braccia ‘nere’ ora sì, serve a tenere basso il costo del lavoro, serve a costituire una costante pressione sul popolo, aiuta per le elezioni i soliti noti, ma i veri ‘teorici’ non pensano a queste cose. Queste sono solo effetti favorevoli che aiutano il piano.
    Il disegno finale, però, è che il bianco non piace a chi oggi detiene il potere, e per questo deve meticciarsi, possibilmente essere del tutto sostituito. Fin tanto che i Bianchi erano la metà della popolazione mondiale, i meglio istruiti, armati, ricchi, era impossibile agire.
    Oggi i Bianchi sono meno del 15%-20% della popolazione mondiale, comprendendo tra i bianchi i caucasici turcomanni in una linea che abbraccia il medioriente, il che è già tutto dire. In effetti, anche in queste aree, nonostante siano ancora gente abituata alla guerra, cosa che gli occidentali non sono da tempo, la natalità è negativa, lo è da molti anni in Iran, ad esempio.
    In queste circostanze, con una popolazione nera eruttante, che, ci dicono i vari ‘demografi’, dovrebbe, bontà loro, fermarsi entro il 2100 (nel frattempo avrà raggiunto i 6 miliardi nella sola Africa, escluse le migrazioni di centinaia di milioni di individui e relativi figli), risulta semplicemente inevitabile il meticciamento di tutti i bianchi del pianeta, salvo, forse, piccole enclave prive di importanza. Le quali, peraltro, mi aspetto che sarebbero facilmente considerate ‘razziste’ dai nuovi governanti mulatti, e forse distrutte con la forza in un ambiente tipicamente africano in cui avranno trasformato l’intero pianeta.
    Quindi, il problema è molto più profondo di qualche braccia a basso costo per il piccolo imprenditore edile che vuole schiavi da 2 euro l’ora.

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