Non è strano che un afroislamico voglia più dei suoi simili in Italia. Poi, quando avranno ridotto l’Italia come casa loro, saliranno sui barconi per un altro posto. Come è tipico dei parassiti.
Ghali, il tunisino classe 1993 nato in Italia da genitori tunisini, ha lanciato due iniziative a supporto dei trafficanti umanitari di Casarini della ong Mediterranea. L’obiettivo è dotare di due nuove imbarcazioni l’ong che traghetta clandestini in Italia.
Il rapper ha deciso di regalare a Mediterranea una rescue boat, una sorta di gommone scialuppa, che affiancherà la famigerata nave Mare Ionio. La nuova imbarcazione sarà operativa entro agosto e sarà denominata ‘Bayna’, che significa ‘vederci chiaro’ in arabo bianco (quello comprensibile in tutti i Paesi arabi). Si tratta anche del titolo del brano di apertura di ‘Sensazione Ultrà’, l’ultimo album di inediti di Ghali uscito lo scorso maggio.
I progetti a sostegno di Mediterranea e della Mare Ionio, però, non si fermano a questa donazione. Il giovane invasore ha promosso infatti una raccolta fondi – anche attraverso i suoi profili social – per riuscire ad acquistare una seconda rescue boat.
Ghali è da sempre molto sensibile al tema dell’invasione dell’Italia.
In ‘Cara Italia’, uno dei suoi pezzi più demenziali, e in ‘Ora d’aria’ ha denunciato il razzismo nel nostro Paese.
Nel corso del 2022 Mediterranea ha già svolto tre missioni in mare e portato in Italia 306 scrocconi. Il gruppo conta che, con il sostegno di due nuove imbarcazioni, le operazioni possano essere ancora più veloci.
Ve li immaginate Ghali e Casarini, in Russia, o in Iran? No, perche’ non sarebbero arrivati a tanto.
A MERDAIOLO