IMMIGRATI SCATENATI A VERONA: TRE STUPRI, DONNE AFFERRATE IN STRADA

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Inseguita, afferrata improvvisamente alle spalle, bloccata con forza bruta senza riuscire a liberarsi. Palpeggiata, toccata ovunque, al seno, ai glutei, sotto il vestito. Un’altra giovane donna ha rischiato di essere stuprata a Verona, è la seconda aggressione a sfondo sessuale che si registra in città nel giro di una settimana.

Gli immigrati stanno festeggiando l’arrivo di Tommasi in Comune.

Martedì 5 luglio era accaduto a Veronetta, lungo via Cantarane, quando la vittima, dopo essere stata lungamente molestata e palpeggiata da un pregiudicato marocchino di 42 anni, era riuscita ad approfittare di un suo attimo di distrazione per darsela a gambe e dare l’allarme facendolo arrestare dalla polizia. Lo stesso copione di terrore l’ha rivissuto 48 ore fa, lunedì 11 luglio, attorno alle 20, una ragazza veronese al parco San Giacomo, in Borgo Roma.

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Anche stavolta, grazie all’intervento di alcuni passanti allarmati dalle urla a squarciagola della vittima, l’aggressore è finito in carcere: Robert Stefan Bucataru, romeno di 23 anni senza fissa dimora, è stato fermato in flagranza dai carabinieri e verrà interrogato stamani dal giudice per le indagini preliminari Luciano Gorra. Dettaglio inquietante: poco prima di insidiare sessualmente la vittima, il romeno aveva già cercato di fare lo stesso ai danni di un’altra passante la quale è stata poi la prima intervenire in soccorso della ragazza molestata. Per quest’ultima, quella di lunedì è stata una serata da incubo. Stava tranquillamente camminando al parco san Giacomo e l’ora, erano circa le 20, non era certo tarda: d’improvviso, da dietro è sopraggiunto il 23enne clochard romeno che, stando al capo d’incolpazione formulato a suo carico dalla pm Elisabetta Labate, «dopo essersi avvicinato» alla vittima «che stava transitando all’interno del parco la costringeva a subire atti sessuali approfittando di un momento in cui la ragazza si trovava di spalle, afferrandola da dietro e bloccandole le braccia per poi palpeggiarle il seno e i glutei con forza anche mettendo le mani sotto il vestito e interrompendo la condotta per il sopraggiungere di terze persone allertate dalle urla della donna».

Oltre alla convalida dell’arresto in flagranza, la procura scaligera ha chiesto al gip che oggi procederà all’interrogatorio di applicare nei confronti del romeno la custodia cautelare in carcere sia per il rischio di reiterazione del reato sia perché potrebbe darsi alla fuga trattandosi di un soggetto senza fissa dimora. Ma il timore del pm è soprattutto che, se rimesso in libertà, il clochard possa commettere nuove aggressioni sessuali: un’altra donna sentita dai militari dell’Arma ha raccontato di essere stata anche lei seguita e pedinata dall’arrestato nei giorni scorsi. Altri testimoni hanno riferito inoltre che da qualche tempo era solito dormire al parco San Giacomo, dove spesso era stato notato in stato di ubriachezza. Un particolare, quest’ultimo, ancora più allarmante trattandosi di una zona ampiamente frequentata anche da minori. Una serie di «gravi indizi di colpevolezza» che potrebbero inchiodarlo in carcere.

IMMIGRATI SCATENATI A VERONA: TRE STUPRI




2 pensieri su “IMMIGRATI SCATENATI A VERONA: TRE STUPRI, DONNE AFFERRATE IN STRADA”

  1. Evviva la sinistra che governa l’Italia e le città tutti “frateli e sorele” da scopare per le scimmie africane. Comunque chi è causa del suo mal se lo prende sempre nel culo

I commenti sono chiusi.