Anziana massacrata da immigrati islamici in casa sua

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Ieri davanti al collegio del tribunale di Pisa sono stati sentiti i primi testimoni del pubblico ministero per ricostruire i primi passaggi della complessa indagine. Poi rinvio per la prosecuzione il prossimo settembre. Tre rinvii a giudizio e due processi al dibattimento. E’ il processo con al centro la storia di una rapina violenta ai danni di un’anziana di Pontedera che fu legata con una sciarpa e picchiata dai malviventi per costringerla a consegnare le chiavi della cassaforte. La donna, 84 anni, nonostante le botte riuscì a non far accedere i rapinatori alla cassaforte: i banditi fuggirono con un’orologio, alcuni mobili in oro ed una borsa di valore. Lei, di nuovo rimasta sola in casa, riuscì a liberarsi e a dare l’allarme.

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Nel giugno dello scorso anno, all’esito di una capillare attività d’indagine dei carabinieri della compagnia di Pontedera, per quella rapina furono incastrati due kosovari e un croato: Alija Zuka, 33anni, Adnan Zuka 22 anni e Muhamed Ljatifi, 33anni. I tre sono difesi dall’avvocato Marco Meoli. Alija Zuka è difeso dallo stesso Meoli con l’avvocato Alberto Marchesi.

Aveva ragione Mladic.