Russo uccide ucraino in centro accoglienza della chiesa: importiamo la guerra in Italia

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La guerra arriva in Italia. E vincono sempre i russi. Un anziano russo ha ucciso un ucraino in un centro accoglienza gestito a spese dei contribuenti dalla Chiesa.

Lo scontro tra Mosca e Kiev esula anche dal campo di battaglia, e tracima in una lite in cui rischia di scapparci il morto. La discussione degenera quando i due sono in un centro richiedenti asilo. E si conclude un istante dopo che il cittadino russo accoltella il coinquilino ucraino. Protagonista e vittima della vicenda sono un 74enne russo e un 53enne ucraino. Il teatro della violenza, una struttura gestita dalla diocesi di Perugia. Una discussione che culmina in un’aggressione fisica e che rischia di finire in tragedia. Con l’aggressore russo che sferra il colpo al torace del 53enne e poi si dà alla fuga. I poliziotti lo rintracciano poco dopo nei pressi della struttura, e lo arrestano. Poi scoprono che, alla base dell’aggressione, verosimilmente, ci sarebbe un’accesa discussione sulla guerra…

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Gli agenti accorsi presso il centro a seguito di una segnalazione hanno trovato il personale sanitario del 118 dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia”, intento a soccorrere la vittima, che ha riferito agli agenti che il coinquilino che lo ha aggredito ha tirato fuori un grosso coltello da cucina. Presi contatti con il responsabile della struttura, i poliziotti hanno acquisito alcuni elementi utili per rintracciare l’autore del gesto e hanno subito attivato le ricerche. L’uomo, come anticipato, è stato trovato vicino alla struttura, nei pressi di un’area semi boschiva, sporco di sangue e ubriaco. Ha raccontato ai poliziotti di aver avuto una lite con il coinquilino per un acceso scambio di vedute, verosimilmente legate all’attuale situazione in Ucraina.

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Dopo che i poliziotti lo hanno accompagnato in Questura per gli accertamenti di rito, il 74enne ha accusato un malore e i sanitari hanno dovuto soccorrerlo e portarlo in ospedale per verificare le sue condizioni di salute. Ciò non toglie che i poliziotti hanno dichiarato il cittadino russo in stato di fermo, e che, arrestato dagli operatori, su di lui ora gravano le accuse di tentato omicidio e lesioni personali aggravate. L’uomo, che ora si trova presso il carcere di Capanne, è in attesa dell’udienza di convalida. La vittima, invece, non è in pericolo di vita ed è attualmente ricoverato presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Nel frattempo sono in corso le indagini della Squadra mobile per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Ma cosa ci fa un russo in un centro accoglienza?