Zitelle no border manifestano a Ventimiglia: “Aprite le frontiere”

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“Da quando il sostegno ai migranti è reato?” E’ con questo bizzarro slogan, tradotto anche in francese e in arabo, che un centinaio di zitelle no border, verso le 12 ha manifestato a Ventimiglia per l’apertura delle frontiere e la libera circolazione dei clandestini in Europa.

Il corteo è partito da via Tenda, nei pressi del cimitero, lungo il greto del fiume Roya dove da anni è ormai presente un accampamento di invasori, e si è diretto verso il centro cittadino.

La manifestazione, che è stata annunciata alla questura, è presidiata da un nutrito gruppo di forze dell’ordine. I manifestanti si sono esibiti in canti, balli e performance di giocoleria, attraversando il centro. Una massa di parassiti deficienti.

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“Ventimiglia è l’ultimo comune italiano prima del confine con la Francia. Da giugno 2015, quando la Francia ha deciso di ristabilire i controlli alle frontiere, la città di Ventimiglia è diventata teatro di una crisi politica e umanitaria nel cuore dell’Europa – si legge un delirante volantino distribuito durante il corteo -. La maggior parte dei transitanti, comprese molte famiglie, minori non accompagnati e donne sole con bambini o incinte, rimangono bloccati in città, costretti a dormire per strada, sulla spiaggia, lungo il letto del fiume Roja o in rifugi di fortuna, senza accesso a cibo e acqua, cure mediche e assistenza legale, in attesa di trovare un modo per attraversare il confine”.

Gli invasori nella testa vuota di questi ‘no border’ finanziati da Soros sono ‘transitanti’. E gli energumeni diventano donne incinte e bambini. Non che le donne incinte e i bambini siano meno pericolosi: anzi, sono la più grande minaccia al futuro.

“A breve verrà realizzata una nuova struttura a quasi un chilometro dal confine, con l’obiettivo di rendere Mortola ancora più invisibile a chi passa per questa città-ghetto. Le persone stanno resistendo ancora/ogni volta alla violenza del confine e abusano del nostro rivendicando il diritto a una vita dignitosa”.




7 pensieri su “Zitelle no border manifestano a Ventimiglia: “Aprite le frontiere””

  1. Come cazzo si puo’ stare con ste puzzolenti scimmie schifose?Con quel ghigno ebete, quei versi e l’andatura dinoccolata?Color merda e con lo stesso afrore.Come si puo’ chiamarli “persone”?Bisogna essere malati x amare questi esseri rivoltanti, vanno trebbiati.
    Che schifo!Cagano e pisciano x strada, mangiano con le zampe, non conoscono igiene, sono sottosviluppati a livello degli anellidi…

    1. Tutto vero. Purtroppo mezzo secolo di marxismo culturale francofortista aschenazita hanno plagiato mentalmente la popolazione. E nel caso di queste puttane il plagio è stato ben più grave.

      C’è stata un’inversione di valori. Il bianco è nero, il bello è brutto e la bontà è cattiveria. Quindi di conseguenza si prova amore verso i ne(g)ri, che sono gli esseri più schifosi che popolano questo pianeta.

  2. Queste dovrebbero essere alienate dalla società come “pericolosissime sovversive”,in quanto la loro perversione ideologica le sta rendendo complici di ciò che principalmente sta minacciando l’incolumità dei popoli europei,anzi dei nativi europei.
    Anche quelle che figliano con l’invasore in quanto col loro ventre ed egoisticamente metterebbero al mondo dei disadattati e/o degli infelici.

I commenti sono chiusi.