QUESTORE: “FIGLI IMMIGRATI VOGLIONO CONTROLLARE L’ITALIA PER VENDETTA CONTRO ITALIANI”

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Ius scholae, Arab Zone 90133 la baby gang di seconda generazione: “Il quartiere è nostro”

A proposito di ius scholae. Nati in Italia o arrivati in Italia da piccolissimi e hanno frequentato le scuole italiane. Figli di Letta.

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«L’indagine appena conclusa a Palermo racconta lo spaccato della realtà di una città che come tante altre sta cominciando ad esprimere un disagio sociale da parte di immigrati di seconda o terza generazione….»: va subito al punto il questore Leopoldo Laricchia, che traccia una chiave di lettura oggettiva a conclusione dell’inchiesta che – è lecito immaginare – è solo una puntata delle diverse attività aperte dagli inquirenti dopo le diverse aggressioni avvenute nelle zone della movida. L’indagine ha portato a 12 arresti: sei giovani in carcere, uno ai domiciliari, altri cinque, minorenni, al carcere minorile oppure affidati a comunità.

«Alcuni sono nati a Palermo. altri sono nati in paesi del nord Africa e sono arrivati qui da piccoli. C’è un mix di situazioni e condizioni di emarginazione, di famiglie di immigrati, di rabbia sociale, di consumo di sostanze stupefacenti. Poi un ulteriore elemento da non sottovalutare….».

«Secondo me c’è un modello culturale che questi ragazzi assorbono, ed è quello di alcune serie televisive che sono diseducative e alimentano il desiderio di questi giovani di essere come i protagonisti di quelle serie televisive. È uno spaccato che viene fuori in modo chiaro. E lo rendono evidente sui loro profili social dove rappresentano le loro bravate, dove sostengono ad esempio che devono controllare alcune zone della città come motivo di rivalsa sugli indigeni».

«Credono di avere l’impunità che gli deriva dalla loro minore età. I coinvolti nell’ultima indagine sono da poco maggiorenni. Come tutti i giovani che vengono alimentati dai cattivi maestri fanno propri i messaggi dei media , dei rapper che hanno girato video per incitare alla violenza, alla contrapposizione con la polizia o i carabinieri, sono portatori di cultura dell’illegalità, una sotto cultura che fa breccia. Ecco, confidano sull’impunità che credono gli derivi dall’essere giovani, invincibili. Pensano che riusciranno a non farsi prendere….».




6 pensieri su “QUESTORE: “FIGLI IMMIGRATI VOGLIONO CONTROLLARE L’ITALIA PER VENDETTA CONTRO ITALIANI””

  1. Abbiamo una polizia di sottosviluppati. Possibile che non si rendano ancora conto che queste MERDE non siano “viaggiatori autonomi, ma vengono incettate, raccolte e traghettate per adempiere a un piano dell’ONU, cioè di Davos? Possibile che non si rendano conto che non sia possibile reperire alcuna prova diretta di questo piano, finchè qualcuno non andrà in Africa a fare inchieste oppure non intercetterà qualche telefonata di qualche CRIMINALE di PD e dintorni? Possibile che siano così DEFICIENTI?

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