Quello che vi raccontano i media, come sempre, è un’enorme menzogna.

Alla fine del ballottaggio, che è stato voluto quasi a luglio per impedire a più elettori possibile di votare, il risultato globale di questa comunque piccola tornata delle Amministrative tra primo e secondo turno, è una sostanziale vittoria della destra. Nonostante la bassa affluenza che in altra epoca avrebbe significato un cappotto per la sinistra.

Per popolazione:

Palermo cdx
Genova cdx
Verona csx
Messina civico + Prima l'Italia
Padova csx
Parma csx
taranto csx
Piacenza csx
Barletta cdx
La Spezia cdx
Alessandria csx
Pistoia cdx
Lucca cdx
Catanzaro csx
Como indipendente
Sesto S.G cdx
Asti cdx
L'Aquila cdx

— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) June 26, 2022

Quello che dovranno fare un governo e un parlamento di destra è eliminare il ballottaggio dalle elezioni amministrative. E’ un modo per far governare le minoranze. Basti dire che i due candidati di destra a Verona hanno rappresentato circa il 60 per cento dell’elettorato al primo turno e poi ha vinto al ballottaggio il candidato opposto con un’affluenza crollata al secondo turno. Un sindaco di minoranza.

Ovviamente, se non fosse andato al governo con una scelta suicida consigliata da quell’incapace di Giorgetti, Salvini avrebbe vinto anche nel Chiapas.

E, comunque, il popolo ha voglia di scelte nette:

Lucca, candidato di destra diventa sindaco grazie ai voti di CasaPound

Questo detto, la democrazia liberale sta esalando i propri ultimi respiri. Nessuna democrazia sopravvive con queste percentuali di affluenza. E’ ridicolo che un sindaco sia eletto dal venti per cento dei propri concittadini. Di fatto non rappresenta nulla. Allora meglio tornare al podestà che viene nominato da un governo che, almeno, viene eletto con un’affluenza dell’80 per cento degli elettori.