Suora italiana va ad aiutare africani di Haiti e loro la uccidono

Vox
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Luisa Dell’Orto, suora lecchese di 65
anni, è stata uccisa ad Haiti nella
capitale Port au Prince dove operava.

Vox

Suor Luisa era nell’isola da 20 anni.
Lo annuncia l’Arcidiocesi di Milano se-
condo cui suor Luisa è stata vittima di
un’aggressione armata mentre si trovava
per strada.Gravemente ferita, è stata
portata d’urgenza all’ospedale Bernard
Mevs, dove si è spenta poco dopo. A
Port-au-Prince era la colonna portante
di Kay Chal,”Casa Carlo”,in un sobborgo
poverissimo della capitale,dedicando la
sua vita al recupero dei bambini poveri.

Quante vite buttate per altruismo patologico. Per recuperare ciò che non può essere recuperato. Mandano le suore da Milano ad Haiti, mentre a Milano importano africani.




9 pensieri su “Suora italiana va ad aiutare africani di Haiti e loro la uccidono”

  1. Vox democraticamente non mi trovi d ‘accordo, se li devi aiutare aiutarli a casa loro, in fondo questa suora e le altre come lei, contengono il tumore a casa loro, a differenza della sinistra che le metastasi le ha fatte arrivare in italia, poveretta ,!

    1. Il problema, lorenzo, è che se li aiuti a casa loro, come è stato fatto per 70 anni, si riproducono come conigli e da 100 milioni di neri passano a 1,3 miliardi.
      Solo con questi dati si comprende perché esiste l’immigrazione africana, e perché non si arresterà se non cambiano le cose.

      1. Credo che gli asiatici metteranno loro un freno riproduttivo.
        Ce li vedo molto più risoluti dei bianchi.
        Inoltre nel mondo multipolare del futuro, dda quelle parti non vorranno né immugrati e né buonisti.

        1. E’ triste pensare di dover contare sugli asiatici, anche perché gli asiatici non avrebbero nulla da guadagnare dal mantenere privi di contaminazioni nere i popoli bianchi, anzi.
          I popoli bianchi al massimo del loro splendore hanno schiacciato ogni altro popolo grazie alla loro creatività, temo invece che una mente furba, quali sono, cercherà di portare avanti il meticciamento per indebolire il loro peggiore competitore ed avere poi mano libera con tanti schiavi da usare nelle loro industrie, cantiere e miniere lager.

          1. Negli Stati Uniti in Australia e in Nuova Zelanda, i Cinesi metteranno su dei campi di accoppiamento, i quali saranno i dormitorii delle industrie/cantieri/miniere-carcere.
            Dichiareranno: ”Vi piace accoppiarvi coi negri? Bene, dopo aver lavorato sodo, eccovi premiati.”

  2. I NEGRI NON VANNO VANNO AIUTATI, NE A CASA LORO, NE A CASA NOSTRA. CHE SI ARRANGINO SCARAFAGGI PARASSITI. L’UNICO AIUTO L’HANNO AVUTO DALL’UOMO BIANCO QUANDO GLI FECERO IL GRANDISSIMO FAVORE DI DEPORTARLI COME SCHIAVI. E INVECE DI RINGRAZIARE, QUEGLI SPORCHI NEGRI…

    1. In realtà fu un gravissimo errore la schiavitù, gli abbiamo dato un’arma potente per far sentire in colpa la maggioranza dei bianchi, hanno aperto un credito che non sarà MAI saldato nella loro mentalità, e in quella dei delinquenti nostrani. Per alcuni sarebbe perfino ‘giusto’ che ci fosse la schiavitù dei bianchi. Solo un terremoto storico di ampia portata (guerra e catastrofiche dominazioni) cambierebbe la mentalità generale ormai. Essa si è incancrenita in 70 anni di propaganda ad ogni livello, dalle scuole elementari fino alla cultura, burocrazia, giornalismo, politica, e non si rimuove un convincimento generale per decreto, nemmeno da parte di un governo nazionalista o sovranista o populista che sia. E’ questo il grande limite per cui non mi trovo d’accordo con alcune facili conclusioni. Non basta vincere le elezioni, finché le forze progressiste sono vive e vegete, e per giunta preponderanti, e con forti agganci all’estero tra i nostri ‘alleati’ ma anche ai nostri nemici, ci si dovrà sempre muovere con i piedi felpati, e nella sostanza, ormai, potrà cambiare pochissimo perché 50 milioni di afro in Europa ormai si sono stabiliti, occupano posizioni, si riproducono, e favoriscono l’arrivo di loro connazionali che si riproducono ancora più velocemente.

      1. ://www.informazionecattolica.it/2020/06/24/bianchi-sfilano-in-catene-in-un-happening-della-schiavitu-al-contrario/

        Bianchi che sfilano in catene in un happening della schiavitù al contrario. È normale, spingi un popolo a mettersi in ginocchio e il passo successivo sarà mettergli le catene al collo.

        L’America “land of the free and home of the brave” (terra dei liberi e dimora dei coraggiosi, ndr.) non esiste più.

        Hanno messo le catene alla testa di una generazione, l’hanno rincoglionita con anni di stronzate sul razzismo, l’uguaglianza, le recriminazioni storiche e sociali. E questo è il risultato.

        I pagliacci del progressismo, una malattia mentale.

        Finirà che i neri svantaggiati chiederanno ai bianchi privilegiati di mantenerli.

        La domanda è una: dove resta andare a chi ama decenza e libertà?

        ://www.facebook.com/giulio.meotti

        ://english.alarabiya.net/News/world/2020/06/25/Watch-White-protesters-in-Charleston-slammed-for-showing-up-in-chains-whipped-backs

        “What if this was your history. What if the roles were reversed? Don’t you look at me in the eyes son”, a Black protester as part of the majority-white group said to men walking in chains with realistic make up on their backs showing whip marks.

        The group of protesters, identified as Stand As one group by Novelly, were then approached by Black Lives Matter protesters who yelled at them for their lack of sensitivity. They were later told to leave the protest at Marion Square.

        Protests during the past couple of days near Marion Square focused on the demands to remove a statue honoring John C. Calhoun, an early US vice president whose zealous defense of slavery led the nation toward civil war.

        The historic South Carolina city of Charleston removed the statue on Wednesday, after crews labored night and day to take it away.

        The move comes days after the fifth anniversary of the slaying of nine Black parishioners in a racist attack at a downtown Charleston church. It also comes as cities nationwide debate the removal of monuments to Confederate leaders and others, and as thousands of Americans join street protests in the wake of George Floyd’s death under a Minneapolis police officer’s knee.

        ://objectivejournal.wordpress.com/2017/05/25/sosorry-being-white-but-doing-it-right/

        ://edition.cnn.com/style/article/greg-semu-blood-red-australia/index.html

        ://www.polygon.com/2020/10/5/21495390/noughts-and-crosses-race-reverse-fantasy-persecution-flip-black-identity

        ://en.wikipedia.org/wiki/Noughts_%2B_Crosses

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