Profugo siriano sbarca in Italia e inizia subito a stuprare donne italiane

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Vuole violentare ragazza italiana davanti all’amico: “L’ho già fatto una volta”

Si scopre che lo stupratore non solo è recidivo, ma è seriale. E’ entrato e uscito dal carcere per violenza sessuale. Ed è arrivato in Italia nel 2015 come profugo dalla guerra in Siria.

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Una telecamera di sorveglianza ha ripreso tutta la scena. La giovane in piedi sul margine del piazzale, a parlare con un amico, e una figura che avanza dritto verso la coppia, in modo quasi meccanico. Poi l’aggressione: lei scagliata a terra e denudata per metà, il tentativo di stupro, il provvidenziale soccorso di una guardia giurata e di un passante.

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Scene da incubo ieri mattina intorno alla cinque davanti alla stazione di Santa Maria Novella. La vittima, una turista romana di 33 anni, è stata soccorsa da personale del 118 e accompagnata all’ospedale di Careggi, dove è stata curata secondo gli standard del codice rosa: nella tarda mattinata è stata dimessa, sotto shock ma senza particolari conseguenze fisiche. L’aggressore, un cittadino siriano di 38 anni, senza fissa dimora, è stato fermato da una pattuglia dei carabinieri. A suo carico sono emersi due precedenti in fotocopia avvenuti a Roma nel 2015 e nel 2018, motivo per cui la pm Beatrice Giunti ha disposto l’arresto e il trasferimento a Sollicciano.

Secondo la ricostruzione, la vittima era a Firenze per un periodo di vacanza insieme con l’amico. Intorno alle cinque, in un piazzale della stazione ancora deserto, si è fermata per alcuni minuti sul lato di via Valfonda, inconsapevole di quello sguardo da predatore che nel frattempo gli era stato puntato addosso. Come riferito da un testimone, il cittadino siriano si è diretto verso di lei e l’ha spinta a terra, respingendo i tentativi di soccorso dell’amico. Poi si è slacciato i pantaloni e ha alzato la maglietta della donna, palpeggiandola e infine cercando di abusare di lei.

Sono state proprio le grida della vittima, cacciate con le ultime forze rimaste, a richiamare la guardia giurata e il passante, e a mettere fine alla violenza. Sul posto i carabinieri hanno impiegato pochi secondi per ricostruire l’accaduto e procedere con l’arresto: oltre alle testimonianze, decisivo si è rivelato anche il video ripreso da una telecamera di sicurezza, in cui si vedono tutte le fasi dell’agguato.

Sul caso proseguono ora le indagini dei carabinieri del comando provinciale, per ripercorrere il percorso criminale dell’arrestato e stabilire se — come i due precedenti analoghi sembrano suggerire — si tratti di un violentatore seriale. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo era arrivato in Italia come rifugiato e in breve era finito ai margini, vivendo di espedienti e poi entrando ed uscendo dal carcere per reati sessuali. In attesa dell’udienza di convalida, si trova intanto chiuso in una cella di Sollicciano con l’accusa di violenza sessuale aggravata.