Treni lombardi assaltati da immigrati: capotreno massacrato a colpi di catena, pestati anche carabinieri

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Aggressione ai danni di un capotreno alla stazione di Belgioioso (Pavia).

All’apertura delle porte del convoglio, l’uomo è stato picchiato da quattro persone, armate di catene, che si sono accanite senza proferire parola.

L’episodio, avvenuto nella tarda serata di ieri, sul treno Trenord 10780, è denunciato dalle organizzazioni sindacali che, nello “stigmatizzare tali atti criminali”, hanno proclamato per domani, giovedì 23 giugno, uno sciopero di due ore per il personale Mobile e per quello di Assistenza e Controllo di Trenord.

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Il capotreno ha riportato una frattura scomposta, riferiscono le organizzazioni sindacali, e diverse settimane di prognosi.

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“Questo gravissimo atto si aggiunge ad altri tre gravi episodi di aggressione successivi, in ordine temporale, ai noti fatti di Peschiera del Garda“, aggiungono in una nota i sindacati, che esprimono “solidarietà e vicinanza ai lavoratori vittime di questi ennesimi drammatici episodi che testimoniano un trend di rapida crescita costante”. E chiedono di riavviare il confronto con le aziende “per affrontare e risolvere le criticità legate alla sicurezza del personale, problema la cui soluzione non può più essere procrastinata”.

I carabinieri di Mortara, in provincia di Pavia, hanno arrestato l’altra sera un immigrato che alla stazione della cittadina, lungo la banchina, aveva aggredito, per futili motivi, prima verbalmente e poi a schiaffi, un macchinista e un capotreno di Trenord. I due ferrovieri, nell’attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine, si erano rinchiusi, inseguiti dall’aggressore, nella cabina di testa del convoglio ferroviario che sarebbe dovuto partire alle 22 e 33. I carabinieri hanno trovato l’uomo che, ubriaco, con calci e pugni tentava di entrare nella cabina.

L’uomo, 30 anni, operaio romeno, uno dei tanti fratelli di Salvini, residente a Mortara, ha tentato di aggredire anche i carabinieri sferrando loro calci tanto che i militari sono stati costretti ad utilizzare lo spray urticante in dotazione. Il 30enne è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e denunciato per interruzione di pubblico servizio, perché il treno è stato soppresso. L’arrestato è ai domiciliari in attesa della convalida.




Un pensiero su “Treni lombardi assaltati da immigrati: capotreno massacrato a colpi di catena, pestati anche carabinieri”

  1. E ggneente.
    Gli immigrati non devono prendere i mezzi pubblici. Quelli sono per i cittadini italiani, sono stati pagati con il lavoro degli Italiani.
    Che se ne tornino a casa loro.

I commenti sono chiusi.