Governo pronto a razionare l’acqua agli italiani ma importa immigrati

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Razionano l’acqua ma importano immigrati. L’Italia è sovrappopolata: se aumenti la popolazione hai meno risorse pro-capite. Questa è la vera ecologia. Non i gratini che fermano le auto. Ma i patrioti che chiudono le frontiere.

Sale l’attesa per la dichiarazione dello stato d’emergenza, che il Governo è intenzionato a concedere e che servirà però non per interventi strutturali ma a far avere i ristori alle aziende agricole, che rischiano di perdere una parte cospicua del raccolto, e a mettere a disposizione le risorse necessarie per far intervenire le autobotti laddove si dovessero seccare i rubinetti.

Dall’esecutivo oggi arriva la rassicurazione del sottosegretario alla Salute Andrea Costa: “Credo ci siano le condizioni per arrivare a dichiarare lo stato di emergenza”, ha detto a SkyTG24.

Il sottosegretario ha osservato che “la preoccupazione delle Regioni è giustificata e il Governo condividerà un percorso con le Regioni”.

“Dobbiamo sostenere il comparto agricolo, che non è solo produttivo ma vitale per il nostro Paese” grazie al presidio e alla manutenzione del nostro territorio”.

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Il sottosegretario al Mipaaf, Gianmarco Centinaio, annuncia invece un decreto salva-agricoltura. “A fronte di una situazione grave e drammatica per quanto riguarda l’agricoltura, si sta pensando a un decreto, con varie ipotesi sul tavolo, per aiutare i settori e le Regioni che sono maggiormente in difficoltà”, ha detto alla trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus. “Dopo 70 anni anche la Pianura Padana rientra in questi territori in difficoltà, anche perché non ha nevicato quest’anno – ha precisato Centinaio – con i grandi fiumi come il Po che non hanno portata, in questo momento quei terreni rischiano di diventare inutilizzabili perché, avanzando il mare, viene ad impattare anche sull’acqua dolce”.

Enrico Letta va in pressing sul governo: “Ero nella zona del Po e ho potuto toccare con mano il tema della siccità, siamo a spingere il governo per la proclamazione dello stato di emergenza per la siccità avvenga prima possibile”, ha detto il segretario del Pd.

A chiedere lo stato di calamità, insieme a una cabina di regia per monitorare i bacini idrografici, è anche il presidente dell’Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue (Anbi), Francesco Vincenzi.

La Coldiretti intanto lancia l’ennesimo allarme: ogni anno in Italia “si perde l’89% dell’acqua piovana” e “accanto a misure immediate per garantire l’approvvigionamento alimentare della popolazione, appare evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo’. Lo dice il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che rilancia la necessita di una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura, con una ricaduta importante sull’ambiente e sull’occupazione.

L’epoca della scarsità. Razionamenti energetici e ora anche vitali come l’acqua. Eppure importano nuovi consumatori di energia e acqua.




7 pensieri su “Governo pronto a razionare l’acqua agli italiani ma importa immigrati”

  1. dimenticavo: non penserete che le miglisia di bovini in Kansas, siano morti per il caldo….
    E’ da un po’ che ce la menano con la scarsita’ d’acqua, con la non sostenibilita’ dell’allevamento, e ci hanno proposto – fra poco ci imporranno – di nutrirci di insetti disseccati. Sull’altro versante, ‘per colpa di Putin’ scarseggiano anche i cereali: tutto per instillare risentimento contro la Russia e far passare per buoni gli ulteriori passi verso una guerra non piu’ tanto fredda. In artiglieria, si chiama ‘falso scopo’: sembra che i pezzi siano puntati in direzioni diverse, ma l’obiettivo e’ il mededimo

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