“Sì, l’abbiamo ucciso noi quel ragazzo italiano”: è guerra razziale a Milano

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I figli degli immigrati nati in Italia uccidono i figli degli italiani. E noi stiamo a guardare. Mentre li governo ne importa degli altri. Assassini.

Hanno tutti confermato che a sferrare le coltellate che hanno ucciso Dimitry Simone Stucchi, morto ad appena 22 anni lo scorso 29 settembre nel Milanese è stato un minorenne nato a Melzo e nordafricano, quattro dei sei ragazzi che, interrogati oggi, hanno risposto alle domande del gip del Tribunale di Milano Luca Milani.

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Mentre due si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, gli altri giovani, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al giudice Milani, hanno affermato, in linea con le indagini, non solo che Simone Stucchi sarebbe stato colpito a morte dal 17enne, in carcere con il fratello 15enne, per essere indicato come l’autore materiale dell’omicidio, ma anche che, nonostante fosse accasciato sul marciapiede e agonizzante, è stato preso ripetutamente a calci e, ha ribadito uno, forse ancora accoltellato.

Ieri, durante il faccia a faccia con il gip Milani, Youssef Mahmoud Elsayed, il capo del gruppo avverso, quello di Pessano con Bornago, teatro dello scontro tra le due fazioni, tra l’altro non ha nascosto che quella sera se ne era andato via “per paura”. Per la vicenda l’altro ieri sono state emesse misure cautelari nei confronti di 5 minori (due in carcere) e di 19 maggiorenni (sette in carcere).

Ormai siamo agli scontri razziali con gli invasori. E i nostri fratelli muoiono. La guerra razziale è cominciata.




5 pensieri su ““Sì, l’abbiamo ucciso noi quel ragazzo italiano”: è guerra razziale a Milano”

  1. “Ma quale lunga vita…..Con quello che ha addosso.”

    Il tempo sarà galantuomo e voglio che in ultimo la lady la n questione su presenti davanti ad un giudice e confessi tutto il male delle loro idee. I miracoli esistono.
    Sebbene io non usi toni volgari, le mie opinioni verso il loro comportamento, non sono da meno dei vostri commenti, cambia la forma, ma non la sostanza. Ovviamente è un mio pensiero.

    1. Gli esponenti del piddì e degli altri partiti immigrazionisti godono.
      Dalla contemplazione dei crimini sofferti dai concittadini traggono un sentimento di intima soddisfazione e di eccitazione sanguinaria e sessuale.

      La loro mente è sconvolta dagl’impulsi omicidi, vogliono veder bruciare l’Italia e l’Europa.

      Assistono, insaziabili, agli strazii dei concittadini.

      Sangue e sperma.

      Uccidono e fanno uccidere mediante il versamento di entrambi i liquidi impuri.

      Più si gode, meglio è.

      «peggiore delle armi, la lussuria ci oppresse e vendica il mondo, su cui vincemmo; da quando scomparve la povertà romana, non c’è delitto che non si commetta tra noi».
      Decimo Giunio Giovenale, Satire.

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