Lombardia epicentro italiano del Vaiolo delle Scimmie

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Sono ormai più di trenta i casi di vaiolo delle scimmie diagnosticati in Lombardia dall’inizio della sorveglianza dopo la scoperta di un’ondata di diffusione del virus fuori dai Paesi dell’Africa occidentale e centrale in cui è endemico, della quale “l’Europa è al centro, con 25 Paesi che riportano più di 1.500 casi, l’85% del totale globale”, ha ricordato il direttore dell’Oms per l’Europa Hans Kluge due giorni fa.

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L’Italia non è in cima alla lista (tra il 10 e il 15 giugno, spiegano dall’Ecdc, ha segnalato 19 nuovi casi), ma negli ultimi giorni altre regioni – il Piemonte e la Campania – hanno individuato pazienti, dopo i primi scoperti quasi un mese fa nel Lazio, in Toscana e in Lombardia. Che dal 24 maggio, e fino a martedì scorso, aveva individuato 26 contagiati lombardi, dieci in più rispetto al venerdì precedente. Altri se ne sono aggiunti nelle ultime ore.

I Paesi più coinvolti sono quelli che esportano attivisti gay, come l’Inghilterra, e quelli che li ricevono in vacanza, Portogallo e Spagna. E, in Italia, non sorprende sia Milano la nostra ‘Inghilterra’.

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L’identikit dei 26 casi che risultavano martedì si discosta solo in parte da quello dei sedici di quattro giorni prima: sono sempre tutti maschi e per la quasi totalità trentenni (il 54%) e quarantenni (il 31%; solo due pazienti hanno tra 20 e 29 anni, altrettanti tra 50 e 59), ma raddoppiano i contagiati individuati nell’Ats Metropolitana (Milano più Lodi), da 7 a 15, e nelle Ats Valpadana (Cremona e Mantova) e dell’Insubria (Varese e Como), che salgono da uno a due ciascuna, mentre le Ats di Brescia e di Pavia continuano a registrarne uno e l’Ats Brianza rimane a 5.

A cambiare gradualmente, in tre settimane di monitoraggio, è la provenienza dei contagi: all’inizio erano tutti riconducibili al “cluster estero”, e una settimana fa lo era ancora il 70%, mentre martedì i pazienti si dividevano a metà tra i 13 che avevano contratto il virus fuori dal Paese e i 13 che l’avevano preso in Italia, questi ultimi quasi tutti con sintomi più recenti. Un quadro compatibile con l’evoluzione del focolaio che, diversamente da quanto visto col Covid, si muove a ritmi tutt’altro che esponenziali. “Il numero dei casi è limitato e non ci sono problemi”, ha ricordato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, spiegando che la vaccinazione specifica per il monkeypox “al momento è utile per chi ha avuto un contatto stretto con un positivo e per gli operatori sanitari”.

Normale evoluzione: arriva ‘grazie’ a chi lo prende – in tutti i sensi – all’estero, e poi si diffonde tra chi lo prende da chi l’ha preso. Smettete di prenderlo dal primo che passa.




3 pensieri su “Lombardia epicentro italiano del Vaiolo delle Scimmie”

  1. Vi assicuro che le scimmie sono arrivate in gran numero, pure in vaticano, ed in proporzione posso affermare che qui c e l epicentro mondiale!…. sssshhhhh, ma non si puo dire

I commenti sono chiusi.