Cittadini in rivolta lanciano molotov contro villa che ospita immigrati a Milano

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Una molotov lanciata questa notte, intorno alle 2.30, contro la casa confiscata alla mafia nel 2014 che invece di essere date a italiani bisognosi è stata destinata all’ospitalità di clandestini presunti minori del progetto di accoglienza dell’associazione Villa Amantea.

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Si tratta, con ogni probabilità, della reazione dei residenti a qualche reato commesso dagli immigrati.

Nessuno è rimasto ferito. Gli ospiti, tutti presunti 16-17enni, hanno sentito il botto e sono scesi subito a spegnere le fiamme. Immediato l’intervento dei carabinieri di Trezzano che hanno raccolto tutti gli elementi.

A partire da una bicicletta abbandonata davanti all’abitazione e da uno zainetto con dentro stracci, uguali a quello usato per la molotov e una bottiglia tagliata a modo imbuto, con un forte odore di benzina.

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Tra i ragazzi e il proprietario della vicina pizzeria c’era stato qualche “screzio”, ma niente di così grave da poter far supporre un gesto così violento, anzi, il titolare si era dimostrato in diverse occasioni disponibile al dialogo. C’è anche da sondare il possibile gesto intimidatorio da parte di altri ragazzini, forse infastiditi dalla presenza dei coetanei alle giostre del paese. Tradotto: gli ospiti hanno importunato le ragazzine locali.

“Massima solidarietà ai ragazzi di Villa Amantea e ai responsabili – commenta il sindaco Fabio Bottero –, un gesto gravissimo e vile. Attendiamo gli sviluppi delle indagini”.

Massima solidarietà a chi subisce i soprusi degli ospiti e della mafia politica e reagiscono in modo scomposto.




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