Peschiera, figli dei migranti si prendono l’Italia: “Vi stiamo invadendo” – VIDEO

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A proposito di Peschiera del Garda.

ACCADE QUESTO QUANDO IMPORTI FIGLI DI BADANTI CON I RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI TANTO AMATI DA VATICANO E FRATTAGLIE VARIE PER “TENERE INSIEME LE FAMIGLIE”. ECCO, QUESTE SONO LE ‘FAMIGLIE’:

La guerra delle gang insanguina ormai da anni le strade di Milano. Accoltellamenti, pestaggi e rivali gambizzati.

DOVE SONO E COME SONO ORGANIZZATE LE GANG DI LATINOS

Le gang più agguerrite

‘Ms13′ o ‘Mara Salvatrucha’, si è diffusa a Milano, in altre province lombarde e nella provincia di Novara. Hanno un ‘codice’ composto da un decalogo di regole, la cui infrazione può anche prevedere la pena di morte. Attivi nelle rapine da strada, nei furti e nello spaccio, gli Ms13 sono anche dotati di un violentissimo codice di iniziazione, che prevede per le donne l’obbligo di sottoporsi a uno stupro. I membri della gang si identificano attraverso un tatuaggio rituale e sono soliti contrassegnare i luoghi dove si riuniscono scrivendo sui muri la sigla della banda con la vernice spray.

I ‘Trinitarios’ sono invece una gang originaria di Santo Domingo che si ispira idealmente ai tre patrioti che resero indipendente la Repubblica Dominicana da Haiti, nel 1844. Ma a parte i richiami a presunti ‘padri nobili’, la gang è conosciuta per la sua ferocia e gestisce reati da strada come furti, rapine e spaccio di droga. Sono dotati di una struttura fortemente gerarchizzata: il codiceè’ nato nelle carceri statunitensi e si è poi diffuso anche in Europa, e si fonda su tre regole basilari, una “preghiera”, 7 “punti” e 21 “norme”. Per entrare a far parte della gang ci si sottopone a un violento pestaggio, e una volta dentro, il proprio ruolo nella gerarchia si riconosce attraverso collane di colore diverso. I Trinitarios, a differenza di altre gang simili, non ostentano tatuaggi, limitandosi a mostrare qualche volta il simbolo di una mano con tre dita aperte, che rappresenta tanto i tre presunti “patrioti fondatori” quanto la mimica della pistola.

CANI SVENTRATI PER RECUPERARE OVULI DI COCA

In tempi recenti, i ‘latinos’ sono balzati alla cronaca per un metodo di importazione della droga particolarmente crudele: nel 2013 gli inquirenti milanesi scoprirono che la cocaina arrivava nascosta nell’intestino di cani di grossa taglia, che una volta a destinazione venivano uccisi.

UNA SCIA DI SANGUE LUNGA QUATTRO ANNI

Luglio 2013: scoppiano le ‘guerre’ per il predominio in città: durante una rissa vengono arrestate 11 persone al ‘Parco Nord’ di Milano.
Settembre 2013: un altro duro colpo alla ‘Ms13′: 25 persone arrestate per rapine, lesioni, porto e detenzione d’armi.
Febbraio 2014: un giovane viene accoltellato e riprende la ‘guerra’
Luglio 2014: arrestati 13 ‘Trinitarios’. Aggressione a colpi di machete a due ferrovieri su un treno regionale.
Settembre 2014: nuovo blitz della polizia che porta all’arresto di 15 aderenti a ‘Barrio 18′ e “Ms13″

La stessa gang che terrorizza gli Stati Uniti.

E’ tempo di abrogare i ricongiungimenti familiari, Salvini: se Conchita e Mohammed vengono qui per lavorare – in quei pochi casi – non è necessario che si portino poi dietro tutto il clan. Ci vuole un’immigrazione limitata, selezionata e di lavoratori: non di famiglie allargate o presunte tali per ripopolare l’Italia. Di delinquenti e disoccupati: come le banlieus parigine da generazioni.

Ovviamente, sui giornali non vi diranno che sono figli di immigrati. Vi diranno che sono ‘milanesi’.

Sono i figli delle badanti, arrivati in Italia con i famigerati ricongiungimenti familiari tanto cari al Vaticano – e sappiamo tutti il perché – e al PD, e anche in questo caso, tutti sappiamo il perché:

Vox

Ecco i figli degli immigrati che con lo ius soli diventerebbero ‘italiani’ dalla sera alla mattina, e farebbero diventare ‘italiani’ anche i genitori:

Ah, e sia chiaro: con l’attuale legge, diventerebbero ‘italiani’ lo stesso, solo dovranno passare anni. Per questo dobbiamo tornare allo ius sanguinis, rastrellare le città e bonificarle e bloccare i ricongiungimenti familiari.

ACCADE QUESTO QUANDO IMPORTI FIGLI DI BADANTI CON I RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI TANTO AMATI DA VATICANO E FRATTAGLIE VARIE PER “TENERE INSIEME LE FAMIGLIE”. ECCO, QUESTE SONO LE ‘FAMIGLIE’:

La guerra delle gang insanguina ormai da anni le strade di Milano. Accoltellamenti, pestaggi e rivali gambizzati.

DOVE SONO E COME SONO ORGANIZZATE LE GANG DI LATINOS

Le gang più agguerrite

‘Ms13′ o ‘Mara Salvatrucha’, si è diffusa a Milano, in altre province lombarde e nella provincia di Novara. Hanno un ‘codice’ composto da un decalogo di regole, la cui infrazione può anche prevedere la pena di morte. Attivi nelle rapine da strada, nei furti e nello spaccio, gli Ms13 sono anche dotati di un violentissimo codice di iniziazione, che prevede per le donne l’obbligo di sottoporsi a uno stupro. I membri della gang si identificano attraverso un tatuaggio rituale e sono soliti contrassegnare i luoghi dove si riuniscono scrivendo sui muri la sigla della banda con la vernice spray.

I ‘Trinitarios’ sono invece una gang originaria di Santo Domingo che si ispira idealmente ai tre patrioti che resero indipendente la Repubblica Dominicana da Haiti, nel 1844. Ma a parte i richiami a presunti ‘padri nobili’, la gang è conosciuta per la sua ferocia e gestisce reati da strada come furti, rapine e spaccio di droga. Sono dotati di una struttura fortemente gerarchizzata: il codiceè’ nato nelle carceri statunitensi e si è poi diffuso anche in Europa, e si fonda su tre regole basilari, una “preghiera”, 7 “punti” e 21 “norme”. Per entrare a far parte della gang ci si sottopone a un violento pestaggio, e una volta dentro, il proprio ruolo nella gerarchia si riconosce attraverso collane di colore diverso. I Trinitarios, a differenza di altre gang simili, non ostentano tatuaggi, limitandosi a mostrare qualche volta il simbolo di una mano con tre dita aperte, che rappresenta tanto i tre presunti “patrioti fondatori” quanto la mimica della pistola.

CANI SVENTRATI PER RECUPERARE OVULI DI COCA

In tempi recenti, i ‘latinos’ sono balzati alla cronaca per un metodo di importazione della droga particolarmente crudele: nel 2013 gli inquirenti milanesi scoprirono che la cocaina arrivava nascosta nell’intestino di cani di grossa taglia, che una volta a destinazione venivano uccisi.

UNA SCIA DI SANGUE LUNGA QUATTRO ANNI

Luglio 2013: scoppiano le ‘guerre’ per il predominio in città: durante una rissa vengono arrestate 11 persone al ‘Parco Nord’ di Milano.
Settembre 2013: un altro duro colpo alla ‘Ms13′: 25 persone arrestate per rapine, lesioni, porto e detenzione d’armi.
Febbraio 2014: un giovane viene accoltellato e riprende la ‘guerra’
Luglio 2014: arrestati 13 ‘Trinitarios’. Aggressione a colpi di machete a due ferrovieri su un treno regionale.
Settembre 2014: nuovo blitz della polizia che porta all’arresto di 15 aderenti a ‘Barrio 18′ e “Ms13″

La stessa gang che terrorizza gli Stati Uniti e che esporta clandestini e criminali attraverso il confine dove la sinistra americana non vuole un muro.

E’ tempo di abrogare i ricongiungimenti familiari: se Conchita e Mohammed vengono qui per lavorare – in quei pochi casi – non è necessario che si portino poi dietro tutto il clan. Ci vuole un’immigrazione limitata, selezionata e di lavoratori: non di famiglie allargate o presunte tali per ripopolare l’Italia. Di delinquenti e disoccupati: come le banlieus parigine da generazioni.

Ovviamente, sui giornali non vi diranno che sono figli di immigrati. Vi diranno che sono ‘milanesi’.

Brutali come i loro antenati maya e atzechi però. Perché tanto, alla fine, è tutto scritto nel sangue. I comportamenti si trasformano ma permangono.




7 pensieri su “Peschiera, figli dei migranti si prendono l’Italia: “Vi stiamo invadendo” – VIDEO”

  1. I sudditi del basso impero pagarono a un prezzo altissimo il culto dell’apolidìa.

    Quello di Rutilio Namaziano, lungi dall’essere un inno a Roma, è un inno all’apolidìa e alla hybris.

    1. In Rutilio Namaziano e in Orosio, assistere ai massacri non ha fatto altro che rafforzare il culto dell’apolidìa.

      Stessa tragedia nella nostra epoca: le guerre mondiali e la Shoah hanno rafforzato al massimo il nostro culto dell’apolidìa.

      Quale orrore dobbiamo soffrire per capire che stiamo errando, che siamo erranti?

      1. ://www.aics.gov.it/news/2018/20618/

        ://www.cci.tn.it/CCI/Servizi/Centro-insegnanti-globali/Che-cos-e-l-Educazione-alla-Cittadinanza-Globale

        ://www.ef-italia.it/blog/efacademyblog/limportanza-di-uneducazione-alla-cittadinanza-globale/

        ://www.ilsole24ore.com/art/scuola-intercultura-tre-laboratori-cittadinanza-globale-AEPvWFaB?refresh_ce=1

  2. Più ci vedono indifesi, più si accaniscono selvaggiamente.

    Apolidi che scannano altri apolidi.

    L’Italia intera una nuova Ausch witz.

    Gli esponenti dei partiti demofobi i nuovi Amon Goeth.

    1. ”La banlieue ha inoltre già una sua mitologia cinematografica di film furbetti sulla violenza poliziesca nelle periferie, da L’odio di Mathieu Kassovitz (1994) a I miserabili, di Ladj Ly (2019). Curiosamente, in queste pellicole non si vedono mai nordafricani fracassare di botte un povero cristo bianco che ha incrociato il loro sguardo su un bus (lo psichiatra infantile Maurice Berger, in Sur la violence gratuite en France, ha dimostrato che nell’Esagono avviene un atto di violenza gratuita ogni due minuti, in gran parte per mano di adolescenti di origine magrebina).”
      Adriano Scianca, Se li coccoli gli immigrati straripano. L’esempio della Francia lo dimostra, La Verità, Venerdì 10 Giugno 2022, pagina 14; grassetto tra parentesi tonde mio.

      Siamo stati invasi da milioni di Amon Goeth.

      Siamo apolidi.
      Siamo vulnerabili a violenze improvvise ineluttabili e gratuite.
      Siamo già nella stessa condizione in cui e per cui gli Ebrei sono stati annientati.
      L’Europa occidentale è una nuova Plaszow, una nuova Ausch witz.

      1. Ambuliamo, sconosciuti, nella nostra stessa patria o in quel territorio che una volta era la nostra patria.

        ”Tu te ne vai a spasso per la tua patria,
        o meglio, non in patria,
        perché la patria l’hai perduta.”

        Gerolamo, Epistole.

        Siamo nella stessa condizione di cui Orosio, subito dopo essere fuggito in Africa dall’invasione visigotica della Spagna, si fece apologeta, dichiarandosi orgogliosamente apolide:

        «L’ampiezza dell’Oriente, l’abbondanza del Settentrione, le fertilissime sedi delle grandi isole hanno le mie leggi e il mio nome, poiché romano e cristiano giungo tra romani e cristiani. […] Un unico Dio, che ha voluto quest’unità del regno per i tempi in cui gli è piaciuto manifestarsi, da tutti è amato e temuto; le medesime leggi, sottoposte a un unico Dio, regnano ovunque; dovunque giungerò, sconosciuto, non avrò da temere violenza improvvisa come chi è senza protezione. Tra romani, come ho detto, romano, tra cristiani cristiano, tra uomini uomo, mi appello allo Stato in base alle leggi, alla coscienza in virtù della fede, alla natura in nome dell’uguaglianza.»
        Storie contro i pagani, V, 2, 6.

        ”Non possiamo capirlo; ma possiamo e dobbiamo capire di dove nasce, e stare in guardia. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre».
        Primo Levi, ”Se questo è un uomo”.

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