Stupri etnici sul treno: la sinistra vuole zittire le vittime dei molestatori africani

Vox
Condividi!

I pennivendoli continuano a parlare di ‘maxirissa’. E’ stato un saccheggio organizzato da parte di diverse migliaia di afroislamici di seconda generazione. Quelli come Gnonto, tanto per citare il nuovo sogno bagnato dei media di distrazione di massa.

Non potranno contare sulle immagini delle telecamere di sorveglianza del treno gli investigatori che si occupano delle molestie subite da ragazze che il 2 giugno tornavano da Peschiera del Garda (Verona) dove, nelle ore precedenti si era tenuto un raduno con maxirissa sulla spiaggia.

VERIFICA LA NOTIZIA

Il convoglio, a quanto si è saputo, non essendo di recente costruzione, non aveva infatti telecamere di sorveglianza, a differenza di quelli più nuovi, della flotta che percorre la linea Verona- Porta Nuova Milano.

Numerosi dei partecipanti ai disordini sulla spiaggia, a cui ha posto termine la Polizia con equipaggiamento antisommossa, si erano riversati in stazione ed erano saliti a bordo di quel treno.
Allo stato, alla Polfer di Milano risultano depositate solo le cinque denunce iniziali da parte di ragazze che sono state pesantemente molestate sul convoglio da un gruppo di giovani, tra cui nordafricani, secondo il loro racconto, e che sono riuscite a scendere alla stazione successiva rispetto a Peschiera: Desenzano del Garda. Qui, mentre erano in lacrime, sono state raggiunte dai genitori.
Il giorno dopo hanno sporto denuncia a Milano e le denunce sono state trasmesse all’autorità giudiziaria di Verona competente per territorio.

Vox

Altri ritardati:




7 pensieri su “Stupri etnici sul treno: la sinistra vuole zittire le vittime dei molestatori africani”

I commenti sono chiusi.