Milano esporta criminali nordafricani: dalle case popolari per razziare – FOTO

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​In trasferta in Romagna per rubare e rapinare. Due colpi già contestati e altri ricostruiti a ritroso. Le violente scorribande notturne in giro per la città e la refurtiva nascosta in albergo. L’altra notte, tre ventenni di origine marocchina, residenti tra Ponte Lambro e le case popolari del quartiere Calvairate, sono stati arrestati a Rimini insieme a un coetaneo che vive a Piacenza. Il primo intervento delle Volanti va in scena all’1.30 di sabato in via Regina Margherita, sul lungomare. I clienti di un minimarket chiamano il 112 perché poco prima un ragazzo ha immobilizzato il titolare dell’esercizio commerciale per permettere a tre complici di razziare bottiglie di spumante, calamite e un cappello da pescatore.

Gli agenti diramano via radio le descrizioni degli aggressori, che vengono bloccati a poche centinaia di metri di distanza: tre di loro cercano di disfarsi di tre coltelli (uno a serramanico e due a scatto) e di una catenina col gancio spezzato. Durante il controllo, si avvicinano due uomini, che accusano i componenti della gang di aver scippato pure un cameriere dell’hotel in cui pernottano. E in effetti la testimonianza del diretto interessato conferma la storia: i quattro, più una ragazza non ancora identificata, l’hanno immobilizzato e derubato di una collana d’oro, salutandolo così: \”È stato bello conoscerti\”.

Non è finita: dall’analisi delle telecamere, gli investigatori intercettano altre due potenziali vittime, un giovane depredato di una catenina e uno studente in gita scolastica. A quel punto, i poliziotti perquisiscono la stanza d’albergo dove fanno base i quattro e ci trovano una collana d’argento con un ciondolo di brillanti rubata martedì, una collana d’oro con la scritta \”Jesus\” di cui non si conosce ancora il proprietario e un bilancino di precisione.

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In cella i ventenni marocchini Mohamed A., Jassim A. e Badreddine H., che risultano rispettivamente domiciliati in via Tommei, in via Camaldoli e a Piacenza, e il ventiduenne connazionale Abdellatif S., che abita in via degli Etruschi.

Per loro, il pm Davide Ercolani ha chiesto la convalida dei provvedimenti di arresto e fermo e la custodia cautelare in carcere: \”Le concretà modalità di realizzazione dell’episodio criminoso e la personalità degli indagati (che sono soggetti sedicenti, privi di occupazione e tre dei quali trovati in possesso di coltelli a scatto e a serramanico) denotano la spiccata pericolosità sociale degli stessi, per cui si deve escludere ragionevolmente la mera occasionalità della loro condotta e ritenere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi”.

Raid a Rimini tra spumante e collane. Presi i baby rapinatori di Calvairate




Un pensiero su “Milano esporta criminali nordafricani: dalle case popolari per razziare – FOTO”

  1. Come fanno a chiamarli baby rapinatori a 20 e 25 anni? Sono delinquenti già maggiorenni e basta.

I commenti sono chiusi.