Musk: “In Italia denatalità spaventosa, così non ci saranno più italiani”

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Il miliardario Elon Musk ha commentato su Twitter la situazione delle nascite negli Stati Uniti basandosi sui dati pubblicati dal Wall Street Journal. “Il tasso di natalità in Usa – ha scritto – è al di sotto dei livelli minimi sostenibili da 50 anni”. La Corea del Sud e Hong Kong, ha aggiunto il Ceo di Tesla, sono i Paesi che stanno sperimentando il più rapido collasso della popolazione. A questo punto un data analyst italiano è intervenuto nella conversazione commentando come l’Italia, pur vivendo in uno stato di benessere generale, si collochi tra gli ultimi dieci Paesi per tasso di natalità. La risposta di Musk è netta: “Se l’andamento continua così, l’Italia non avrà più persone“. Secondo il bilancio demografico dell’Istat citato nei commenti, i nuovi nati nel 2019 sono stati 435 mila. I dati Istat aggiornati al 2021 rivelano come lo scorso anno nel Paese ci siano state meno di 400 mila nascite.

Il fondatore di Space X non è nuovo a riflessioni del genere, già nel dicembre del 2021, a Wall Street, affermò: “Penso che uno dei maggiori rischi per la civiltà sia il tasso di natalità in rapido declino. Eppure, così tante persone, comprese quelle intelligenti, pensano che ci siano troppe persone nel mondo e pensano che la popolazione stia crescendo senza controllo. È completamente l’opposto. Per favore, guardate i numeri. Se le persone non hanno più bambini, la civiltà è destinata a sgretolarsi, ricordatelo”.

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Il fatto è che la stessa esistenza di miliardari come Musk è all’origine del crollo delle nascite nell’Occidente. E’ la diseguaglianza economica mostruosa di oggi uno degli effetti della precarietà del lavoro e della vita in Europa, America e nei Paesi orientali. La denatalità è uno degli altri effetti. E l’immigrazione è un fattore moltiplicatore, visto che drena le poche risorse disponibili per gli autoctoni.

Comunque, la denatalità in un Paese come l’Italia non sarebbe un problema, se non ci fossero criminali che vogliono ‘risolverla’ importando africani.




7 pensieri su “Musk: “In Italia denatalità spaventosa, così non ci saranno più italiani””

  1. Basterebbe togliere tutti i sussidi vedrai che : o si danno una mossa a lavorare e rispettare le nostre leggi, altrimenti fuori dalle scatole. Comunque la preghiera affinché le cose cambino a partire dall’alto, è sempre valida.

  2. Forse avere 40 mln di italiani, non sarebbe un male per la Penisola.
    Il problema è volerli sostituire o mescolarli con diversamente caucasici.

    1. Il problema non è tanto il numero di abitanti in sé, ma in rapporto ai paesi vicini e alla tenuta sociale dei paesi vicini.
      Se vicino abbiamo una Francia con 10 milioni in più di abitanti nell’Esagono, e non scoppia, come credo succederà, il caos dovuto alla società multietnica, sarebbe un grosso problema. Idem per gli altri paesi, anche a livello mondiale.
      Nell’ottocento e primi del novecento gli stati europei potevano dominare il mondo perché le popolazioni bianche erano, non solo le più avanzate, sotto ogni punto di vista, ma anche le più numerose. Comprendendo tutti i bianchi, su due miliardi di abitanti, si arrivava alla metà. Oggi, comprendendo tutti i bianchi, si arriva a meno di un ottavo, e molti sono vecchi, mentre le altre popolazioni giovani.
      Quindi il problema non è tanto diminuire, che staremmo anche meglio, ci sarebbe modo, con una politica fondiaria oculata, di dare una casa propria e un pezzo di terra a chiunque la volesse, favorendo la ruralizzazione e creando una salutare valvola alle sovrappopolate zone urbane, dove, sostanzialmente, rimarrebbero solo criminali che galleggiano nel caos cittadino, senzatetto o individui dipendenti dalla carità pubblica e privata, e gli irriducibili della ‘movida’. Ma diventa un problema se le altre nazioni usano la loro esuberanza demografica per metterci in difficoltà, e, in prospettiva, invaderci. Perché la storia non è finita signori, ci saranno ancora molti pali di confine che verranno spostati, anche se ancora in troppi dicono increduli: no, ma chi vuoi che ci attacchi?!

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