“Caca Dubai”: le africane si fanno defecare in bocca per soldi

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Opporsi è ‘cacafobia’? Fanculo il vostro mondo di pervertiti e minoranze che non vanno assecondate, ma curate.

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In Italia non si è parlato molto del fenomeno “caca a Dubai” o “Dubai porta potty”, i video agghiaccianti di giovani donne — influencer, star della televisione spazzatura — che viaggiano fino a Dubai per farsi letteralmente defecare in bocca. Sono in misura maggiore le ragazze africane a vendere le prestazioni sessuali più orribili in un luogo che è, attualmente, il più grande bordello a cielo aperto.

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E diffondono anche i video. Perché le multinazionali che censurano i patrioti monetizzano le porcate araboafricane.




10 pensieri su ““Caca Dubai”: le africane si fanno defecare in bocca per soldi”

  1. Non è cosa nuova: ricordo che Eddie Nash, al secolo Adel Nasrallah (guarda caso, un muslì…), uno dei tanti criminali legati alla sporca vicenda di John Holmes, toglieva la carta igienica dai bagni per farsi pulire il culo con la lingua dalle troiette del suo codazzo, in cambio della bamba quotidiana…
    Certe donne che hanno la merda in testa (e spesso sono anche belle e non sviluppano altre qualità, soprattutto cerebrali: dato che non hanno altri mezzi per campare…) non si fanno problemi ad avercela anche altrove…

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