Letta ha fretta di dare la cittadinanza italiana alle baby gang di immigrati

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Meglio morire in una guerra nucleare che un futuro con sessanta milioni di balotelli.

Il partito degli immigrati è scatenato. Ha fretta. E’ ossessionato. Salvini è andato al governo, dice lui, per evitare questo. Ma la sinistra che è con lui al governo non è d’accordo.

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L’Europa è in guerra e la sinistra torna alla carica con lo ius soli, anche se in versione minimal. Proprio così. La cittadinanza resta la “priorità” della maggioranza, grillini in testa. Si chiama “ius scholae” , come l’ha definito il presidente 5Stelle della Commissione Affari Costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia. Relatore del disegno. Una bandiera da poter sventolare nella prossima campagna elettorale.

Ius soli, le seconde generazioni di immigrati: baby gang che ci odiano

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La legge prevede la cittadinanza italiana ai minori che siano stati almeno cinque anni tra i banchi di scuola. E riconosce alla scuola il ruolo di agenzia di integrazione. Insomma una cittadinanza smart, per non deludere i talebani dello ius soli. Nel testo si concede la cittadinanza al minore straniero nato in Italia che abbia risieduto legalemente e senza interruzioni in Italia. O che vi ha fatto ingresso entro il compimento del 12esimo anno di età. E che abbia frequentato regolarmente per almeno cinque anni uno o più cicli scolastici o percorsi di istruzione e formazione professionale. La proposta Brescia arriverà in commissione alla Camera la settimana prossima. Sulla carta ci sono i numeri per farlo passare, con Pd, Leu, 5Stelle e Iv. Grazie anche a qualche voto dei liberal di Forza Italia. Ma in Aula si prevedono scontri. Al Senato sarà ancora più dura.

Scontato il sì di Enrico Letta. “Per noi va bene – dice il dem Matteo Orfini – questo testo base è quello che noi avevamo chiamato ius culturae, anche se ridotto. Ma pur di vederlo approvato va bene anche questo, cercheremo di migliorarlo”.

La Lega: non passerà mai
La Lega però dice no al compromesso del grillino Brescia non piace alla Lega. “È uno ius soli mascherato, non passerà mai”, dice Igor Iezzi. Le barricate in Parlamento sono assicurate. Insomma lo ius scholae rischia di essere una nuova spina nel fianco per Draghi, un altro terreno di scontro dentro la maggioranza sempre sul filo della resa. “Parliamo di una battaglia nobile che non va strumentalizzata. Ci sono migliaia di ragazzi e ragazze, feriti dai fallimenti del passato, che aspettano”, dice Brescia. Siamo proprio sicuri?

Il piano è questo:

Con legge sulla Cittadinanza che vuole il PD il partito islamico sarebbe primo partito italiano




4 pensieri su “Letta ha fretta di dare la cittadinanza italiana alle baby gang di immigrati”

  1. Durante la campagna elettorale bisognerà far capire agli elettori che questo tema è centrale.
    Non importa come la pensino riguardo l’economia, se passano, con il programma che hanno, alla fine ci ritroveremo con milioni di giovani africani cittadini. Poi le questioni economiche, mancette e prebende, serviranno a ben poco.

  2. Molti musulmani nati qui difficilmente si integrerà no, perché in casa gli viene insegnato come vivono loro, io lo vedo quotidianamente a scuola, quando accompagno mio figlio, le madri musulmane fanno gruppo per conto loro, non interagiscono con noi, solo per un semplice ciao. Lo vedo soprattutto in quelle donne che non lavorano, chi lavora è più predisposto a stare in mezzo a noi.

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