I porti aperti ci sono costati più di 30 miliardi di euro dal 2001

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Dal 1° agosto 2018 al 31 luglio 2019, il numero degli sbarchi era crollato: 8.691,-79,6% e gli accolti 105.142,-34%. I costi dell’accoglienza erano quindi scesi da 2.205 mln a 501,4mln.

Un risparmio di oltre 1,7 miliardi di euro in un solo anno.

E’ chiaro che chi faceva business con gli immigrati – Pd, Vaticano, ‘ndrangheta e mafia nigeriana – abbia gioito con il ritorno al governo del Pd.

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Questo per dire che fermare l’immigrazione ha una valenza non solo economica, ma anche per i conti pubblici: parliamo di un risparmio che negli ultimi trenta anni poteva arrivare a 50 miliardi di euro, altro che ‘recovery fund’. Se dal 2001 avessimo avuto i porti chiusi, avremmo oggi più di 30 miliardi di euro che non abbiamo da investire: in sanità, ad esempio.

E parliamo solo della differenza tra costi coi porti aperti e costi coi porti chiusi: se facessimo sparire del tutto gli sbarchi, il risparmio sarebbe ancora superiore.

Ma ricordiamo i dati: