A LE PEN MAGGIORANZA VOTO FRANCESI: MA ISLAMICI HANNO VOTATO IN MASSA MACRON

Vox
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Più aumenta la presenza di immigrati, più aumenta il voto a candidati contro l’immigrazione. Ma quando questi diventano ‘cittadini’, la quota di voto di autoctoni necessaria per vincere cresce. Fino ad un punto di non ritorno.

In Francia ci sono almeno il 20 per cento di cittadini che francesi non sono. Quasi tutti afroislamici. Visto che secondo i dati del primo turno – religioni perché quelli razziali in Francia sono vietati – circa il 100 per cento dei musulmani non vota Le Pen, significa che, per vincere, deve ottenere più del 60 per cento del voto dei veri francesi. Avendo in queste elezioni preso più del 42 per cento, significa che ha conquistato la maggioranza del voto dei francesi di sangue: ma non è bastato. Questo è il risultato dell’immigrazione: il voto degli autoctoni diventa via via sempre meno irrilevante.

“Un grande vento di libertà avrebbe potuto alzarsi sul Paese. Il destino delle urne ha deciso diversamente”. Lo ha dichiarato Marine Le Pen, commentando l’esito del ballottaggio delle presidenziali francesi. A proposito del suo risultato, superiore al 42%, Le Pen ha parlato di “vittoria eclatante”.

“Nonostante due settimane di metodi ingiusti, brutali e violenti, le idee che rappresentiamo stanno raggiungendo nuove vette”.

“Temo che il quinquennio che si sta aprendo non romperà con le pratiche brutali e sprezzanti del precedente e che Macron non farà nulla per riparare le fratture che dividono il nostro Paese” conclude.

E’ comunque un tracollo per il regime francese che nel 2017 ottenne per il suo rappresentante più del 66 per cento. Significa che ormai il recinto intorno alla cosiddetta ‘estrema destra’ sta per crollare. Il problema è che ogni cinque anni sono sempre di più gli afroislamici a votare e quindi servono sempre più voti francesi per vincere.

Se quelli che oggi votano Le Pen avessero votato i padre all’inizio del secolo, lui avrebbe vinto. Il risveglio è invece sempre dietro la curva rispetto all’aumento dei ‘nuovi elettori’. Il Pd vuole fare lo stesso in Italia. Ma in Italia siamo più svegli.

La rivoluzione identitaria non arriverà dalla Francia. Arriverà dall’Italia.

Purtroppo i francesi non sono riusciti a prevenire la sostituzione etnica e si trovano a doverla ora rovesciare. Ma se al tempo del padre sarebbe bastato conquistare la maggioranza dei francesi, oggi per vincere la figlia deve conquistare più del 70 per cento dei loro voti. E più tempo passa, più diventa alta quella quota. Esattamente come accade negli Usa.

La marea marrone di ogni tipo monta. La diga è sempre più sottile. Noi siamo ancora in tempo. La Francia forse no.

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