Spacciatore non può essere espulso perché scorreggia troppo: i finti profughi del PD

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Il nostro sistema di asilo è una barzelletta. Lo dimostrano le bizzarre motivazioni che permettono ai nigeriani, pakistani e bengalesi di ottenere asilo. E vivere per anni in hotel alle spalle dei disoccupati italiani e a spese dei contribuenti.

Un Paese serio stilerebbe ogni anno una lista di Paesi sicuri da cui nessuno può chiedere asilo. Non c’è guerra? Se chiedi asilo lo respingo nell’istante in cui lo chiedi, non faccio passare mesi per decidere mentre gozzovigli a spese nostre. E non puoi fare ricorso sempre a spese nostre.

Invece, nell’Italia del PD, questa semplice ovvietà non vale. E bastava chiedere asilo per ottenerlo. Pur di foraggiare le coop di partito erano pronti ad andare oltre il ridicolo. Questo sistema è stato messo in crisi dai decreti Salvini, con l’80 per cento dei dinieghi. Ma le coop erano stremate, quindi il PD ha abrogato i decreti in collaborazione col M5s. E ora la pacchia è ricominciata.

I permessi umanitari, aboliti da Salvini e che il Pd ha ripristinato con Lamorgese, venivano e vengono concessi per i motivi più improbabili.

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Come nel caso di uno spacciatore nigeriano arrestato mentre cercava di sfuggire alle forze dell’ordine durante un arresto,

Essendosi ferito, gli agenti si preoccuparono di un contagio, avendo l’uomo un permesso di soggiorno umanitario per motivi di salute.

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Ma tranquilli, nessuno contagio. Si scoprì infatti che il “problema di salute” del migrante non era contagioso, anche se un po’ puzzolente: aveva ottenuto accoglienza in Italia perché soffre di meteorismo e flatulenza. Scorreggiava troppo, quindi deve farlo in Italia, non poteva farlo in Nigeria.

Scritto nero su bianco e controfirmato dalle apposite commissioni. Il che significa che ci sono dei fottuti corrotti che nemmeno si preoccupano di inventare ragioni un tantino meno campate in aria.

Non c’è alcuna emorragia di umanità, c’è invece un terribile puzzo di merda. Ed è tutta colpa del PD.

C’è poi il caso è quello del profugo nigeriano K.I., trovato più volte a spacciare a Campo Marzo e arrestato per aver rapinato una prostituta e aggredito un poliziotto. Durante l’audizione per la sua richiesta d’asilo ha esibito un certificato medico con la diagnosi varicocele, una patologia abbastanza diffusa che nella maggior parte dei casi non comporta nessun sintomo. E che infatti non gli impediva di delinquere.

Ma abbastanza per farlo rimanere in Italia.




3 pensieri su “Spacciatore non può essere espulso perché scorreggia troppo: i finti profughi del PD”

  1. Provveda,il negretto,a mettersi il tappo di una damigiana in culo.in alternativa vada presso la sede nazionale Pd e provi a scorreggiare la dentro.Certamente l’aria cambierà.Da puzza di merda a puzza di merda + scorreggia da pancia imballonata.
    Sarebbe anche ora di dare aria ai locali.

I commenti sono chiusi.