Accordo Ue con BigTech: stop alla libertà di espressione online, “è pericolosa”

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Manovra concentrica contro la libertà di espressione da parte della Ue e di Big Tech. La UE è un mostro da abbattere. I carri armati di Putin servono anche a questo.

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Nella notte è stato raggiunto un accordo, dopo 16 ore di negoziato, tra Parlamento UE e Consiglio UE sulla proposta sul Digital Services Act (Dsa), presentato dalla Commissione Ue nel dicembre del 2020 e che “garantirà una protezione migliore agli utenti della Rete, fissando nuovi standard sulla responsabilità delle piattaforme online come Facebook, Twitter e Google, a proposito di contenuti illegali e dannosi”.

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In realtà servirà ad escludere i contenuti che dissentono dalla narrativa di regime. Sei contro l’immigrazione? Contenuto illegale.

“L’accordo di oggi è storico – ha commentato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – Le nostre nuove regole proteggeranno gli utenti online, garantiranno libertà di espressione e opportunità per le imprese. Ciò che è illegale offline sarà effettivamente illegale online nell’Ue”. Secondo von der Leyen si tratta di “un segnale forte per persone, aziende e paesi in tutto il mondo”.

IL punto cardine è “proteggeranno gli utenti”: dalla verità.

Twitter, ad esempio, ha annunciato che non consentirà pubblicità che negano la realtà del cambiamento climatico. L’annuncio è venuto in occasione della Giornata della Terra. “Gli annunci ingannevoli su Twitter che contraddicono il consenso scientifico sui cambiamenti climatici sono vietati, in linea con la nostra politica sui contenuti inappropriati”, ha affermato Casey Junod, dirigente globale per la censura tramite il blog della piattaforma.

“Riteniamo che la negazione del cambiamento climatico non debba essere monetizzata su Twitter. Inoltre, tale pubblicità disonesta non dovrebbe minare discussioni importanti sulla crisi climatica”, ha aggiunto.

Nulla di scientifico, un dogma che non può essere messo in dubbio. Non sorprende che il sinedrio tenti in tutti i modi di impedire ad Elon Musk di entrare nel mercato. Se qualcuno iniziasse a rompere il monopolio del silenzio, gli altri sarebbero costretti a seguire.

Le prove tecniche per il contrasto alle news non conformi hanno riguardato le notizie sul Covid. “La pandemia è diventata terreno fertile per false dichiarazioni e teorie cospiratorie, e le piattaforme sono importanti amplificatori di questo tipo di messaggi”, ha scritto nel gennaio 2021 Vera Jourova, vicepresidente della Commissione europea per i valori e la trasparenza. Una stretta che aveva riguardato anche le news sulla guerra in Ucraina, con la censura di canali russi. E che, in passato, aveva colpito persino il presidente americano Donald Trump, bandito proprio da Twitter.




8 pensieri su “Accordo Ue con BigTech: stop alla libertà di espressione online, “è pericolosa””

  1. legge della NaziUrss fatta per il solito vecchio magiaro per i giornaletti di scoreggio di regime editi nei sottoscala di bologna mentre i rider consegnano droga e mac donald!

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