Ronde Sharia a Torino impediscono di bere in strada: “Viola Ramadan”. “Musulmani ci considerano inferiori”

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L’immigrazione afroislamica deve essere fermata. I ricongiungimenti familiari abrogati. La legge sulla Cittadinanza deve tornare allo ius sanguinis integrale. Tutto il resto sono palliativi e propaganda.

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Ronde Sharia a Torino: cristiani pestati da musulmani perché fumano durante Ramadan

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Parlano le vittime delle ronde della Sharia a Torino.

“La settimana scorsa a Porta Palazzo un mio caro amico è stato preso a parolacce perché stava bevendo acqua in strada. – rivela una delle vittime del gruppo di musulmani al Giornale – Gli hanno gridato ‘Ramadan, haram’, per ricordargli che non si può bere acqua durante il giorno nel mese del digiuno”. Anche il fratello, qualche giorno fa, è finito di nuovo sotto tiro per la stessa ragione.

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“Un ragazzo, forse tunisino, fuori dallo stesso bar, gli ha detto che la legge islamica vieta di fumare durante il Ramadan e lui stavolta per evitare problemi ha dovuto abbassare la testa e adeguarsi. Vi assicuro – va avanti – che se io domani uscissi a mangiare un panino in quella stessa zona non ne uscirei vivo”. Il motivo è semplice: “Pretendono di applicare la sharia perché ci considerano inferiori e vogliono dominarci”.

“Il fatto che ora anche in Europa e a Torino si inizino a vedere replicate dinamiche inquietanti – avverte Marrone – dovrebbe preoccupare tutte le istituzioni. Contro gli integralisti islamici servono pugno duro e rimpatri, non il buonismo che troppo spesso ha contraddistinto le amministrazioni comunali al governo di Torino”. E il caso è destinato ad approdare anche in Parlamento. La collega di partito Augusta Montaruli, infatti, ha annunciato che presenterà un’interrogazione al ministro dell’Interno “per chiedere conto di questa aggressione gravissima”. La deputata chiederà alla Lamorgese di riferire sulle “misure poste in essere per contrastare fenomeni di questo tipo”.

“Questo non è il primo episodio del genere e non è ammissibile che in Italia non sia rispettata la libertà religiosa”, denunciano anche i deputati leghisti Alessandro Benvenuto ed Elena Maccanti, entrambi originari di Torino. Isabella Tovaglieri, europarlamentare dello stesso partito parla di “aggressione inaccettabile”. Quello che è accaduto nel capoluogo piemontese, denuncia, “non può e non deve lasciarci indifferenti” ed è “l’ennesimo risultato di miopi e fallimentari politiche dell’immigrazione senza limiti tanto cara all’Ue”. “Mentre Bruxelles finanzia campagne discutibili per promuovere il velo, – attacca – le nostre periferie sono sempre più nelle mani di estremisti e fondamentalisti”.

“Quanto accaduto è la dimostrazione di un sistema fallimentare di mancata integrazione, dove si creano dei veri e propri quartieri ghetto, dove addirittura qualcuno pensa di potersi arrogare il diritto di decidere chi deve sottostare e a quali regole”, le fa eco il collega Alessandro Panza. Ad intervenire è stato anche l’assessore piemontese alla Sicurezza, Fabrizio Ricca: “Non è accettabile che qualcuno pensi di poter andare in giro a imporre con la violenza o l’intimidazione il proprio credo religioso, è necessario vigilare contro questo modo di intendere la fede”.




2 pensieri su “Ronde Sharia a Torino impediscono di bere in strada: “Viola Ramadan”. “Musulmani ci considerano inferiori””

  1. Io fumo,bevo e mangio dove e quando cazzo mi pare, se uno sporco mussulmano ha da dire gli infilo il cor ano nel culo tanto a fondo che gli esce dalla bocca.Branco di pedofili sottosviluppati e codardi, parassiti del cazzo tanto sporchi quanto idioti, razza di drogati pervertiti adoratori del male.

  2. Vadano a fare il ramadan per i cazzi loro.Vedano di non rompere i coglioni con l’islam.Qua siamo in italia.Porcoallah.

I commenti sono chiusi.