Imam, la minaccia: “Roma è già islamica” – VIDEO

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“L’islam moderato non esiste. Ecco il vero islam che predichiamo ai musulmani italiani”

“Roma è già musulmana”. Così Saydawi Hamid, la guida del movimento islamico dei Tabligh Eddawa.

E non ha tutti i torti. Almeno in prospettiva.

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Solo pochi giorni fa, Roma è stata chiusa per Ramadan. Dall’Esquilino al quartiere Portuense, i fedeli musulmani hanno occupato le piazze della Capitale per celebrare la fine del mese sacro islamico.

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Così per la prima volta i sanpietrini di piazza Mastai, a Trastevere, sono stati ricoperti da decine di tappeti rivolti verso la Mecca. Nella capitale del Cristianesimo.

Stesse scene anche a piazzale della Radio, dove al posto dei parcheggi è comparso un enorme tappeto per inginocchiarsi.

In tutta la città molte le aree vietate agli italiani per consentire lo svolgimento delle celebrazioni islamiche.




2 pensieri su “Imam, la minaccia: “Roma è già islamica” – VIDEO”

  1. E meno male, tra un po arrivano gli oligarchi ukraini che compreranno un qualsiasi palazzo in adiacenza del vaticano , per qualsiasi prezzo, e lo trasformeranno in chiesa di satana,
    Invece di fare l affarone del palazzo di sloane aveneu a londra avessero comprato tutti i palazzi intorno al vaticano con 600 milioni e passa spesi e in buona parte finiti in tasca a tale torzi e cricca (conosco personalmente per essere una persona onesta ed integerrima!🤔🤔🤔), magari san pietro si sarebbe messo in difensiva
    Solo i beduini potranno difenderci da satana, vista l infrociaggine cui si é ridotto l occidente

  2. Se un italico stende un tappeto sul marciapiede, è si mette a vendere chincaglierie, gli contestano una serie di infrazioni, non ultima l’occupazione del suolo pubblico (il c.d. ‘plateatico’). Se intralcia la pubblica via, viene portato via di peso. È evidente che:
    – l’unione (in lobbies) fa la forza; ma
    dev’essere guidato, come capita con ‘sti
    imam;
    ○ ‘il popolo, da solo, non può fare la
    rivoluzione’ (Lenin). Infatti, tutti scesero
    in piazza per la partita di calcio, ma non
    per uno dei qualsiasi soprusi che
    subiamo;
    – è inutile guaire singolarmente verso le
    ‘autorità’;
    – ho constatato che in Italia, a dispetto delle
    scritte che campeggiano nelle procure, la
    legge è come lo scroto: si può spostare dove
    più fa comodo.
    Qualcuno potrà obiettare: ‘ma tu, che cosa proponi?’
    La soluzione sarebbe un mix tra la Reconquista di Isabella di Castiglia, e le ‘purghe’ di Stalin, per lo stato profondo.
    Purtroppo, così c’è il pericolo di cadere in un’altra dittatura: probabilmente, lo zio Sam ci metterebbe il naso e lo zampino.

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