Attaccare Bergoglio non significa attaccare la religione cattolica. Il Cristianesimo è molto più di un Papa e qualche vescovo. E che, oggi, il messaggio di Cristo sia conservato meglio a Mosca è evidente. Lì non invitano le coppie gay in chiesa e non fanno business con i clandestini.
Poi sono veramente ridicoli: si prende ad esempio di “attacco della Russia alla Chiesa cattolica” i video di una piccola televisione web. Forse si chiama libertà, in Italia verrebbe censurata.
La web tv russa che attacca il Papa#Controcorrente pic.twitter.com/iJQJmgAqS4
— Controcorrente (@Controcorrentv) April 13, 2022
Ma leggiamo cosa scrive il giornale della Meloni, uno dei più aggressivi e russofobi:
Vediamo scorrere sul sito della tv -che si configura come un social – immagini del Papa accostate a immagini di bandiere naziste. Lo studioso Alex Orlowski spiega che è tutta “propaganda russa”. In uno dei post si vede un militare che con un fare minaccioso dice: “in Ucraina il nazismo fiorisce come un’erbaccia e so chi l’ha fatto e chi ne aveva bisogno”. E via ad immagini del Papa con tutti capi di Stato dell’Occidente. Intervallate da un fiorire di svastiche. Non piacciono a Mosca né al patriarca Kyrill le parole di papa Francesco che invoca la pace e la preghiera. “L’aggressione armata di questi giorni, come ogni guerra, rappresenta un oltraggio a Dio, un tradimento blasfemo del Signore della Pasqua“, ha dichiarato il Ponfefice.
Lo “studioso Alex Orlowski”. Poi cosa, lo scienziato Paperinik? Il livello del giornalismo italiano è sottoterra. Non serve nemmeno costringerli, fanno tutto da soli.
puttana mascellona