Spacciatore vuole rimanere in Italia a spacciare, giudice: “Sei un incivile, torni in Albania”

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A parte il fatto che in Italia non ci dovrebbero essere albanesi, a parte un numero limitato, dovrebbe essere normale rimpatriare un delinquente. Non dovrebbe richiedere decine di sentenze, dovrebbe essere automatico. L’immigrazione va tolta dalle mani della magistratura. L’immigrato è ospite, non dovrebbe avere diritti di questo tipo. Il funzionario ti espelle? A casa.

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E’ legittimo che la Questura non rinnovi il permesso di soggiorno a un immigrato facendolo rientrare in patria con la famiglia anche se residente da 13 anni in Italia, con moglie e figli di 7 e 4 anni, occupato con regolare contratto di lavoro subordinato, perché “non ha interiorizzato le regole essenziali del vivere civile” violate “con la commissione di reati di rilevante gravità”. Lo stabilisce il Tar Liguria bocciando il ricorso di un albanese contro la Questura di Savona e il Viminale che avevano negato il rinnovo di permesso di soggiorno in considerazione della condanna a 3 anni per 16 episodi di cessione di stupefacenti.

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Uno spacciatore che fa ricorso contro l’espulsione: non è da Stato civile. In un Paese civile gli spacciatori verrebbero espulsi automaticamente. In un Paese meraviglioso, invece, farebbero tutti la fine che ha fatto ‘quello’ e chi lo elimina verrebbe premiato, non condannato.




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