Italiana massacrata di botte dal convivente islamico

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Terrorizza la convivente picchiandola e puntandole un coltello alla gola, si scaglia contro poliziotti e carabinieri, si barrica in casa, fugge dalla finestra e alla fine viene catturato dopo qualche ora. È finito in carcere venerdì a Venezia, S. S. tunisino di 35 anni: tra le ipotesi di reato lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, procurato allarme; potrebbe rischiare anche il tentato omicidio. Siamo a Jesolo in una laterale di via Roma Destra, nel quartiere residenziale: condomini e palazzine.
Tutto ha inizio attorno alle due di venerdì notte quando al 113 arrivano diverse telefonate allarmate di vicini preoccupati per la piega che sta prendendo un furibondo litigio all’interno di un appartamento. Un uomo e una donna. Quest’ultima urla disperata e chiede aiuto.

Serve fare presto perché la situazione può degenerare da un minuto all’altro. Dal commissariato cittadino inviano subito una Volante, e da quello che si è potuto ricostruire, gli agenti si trovano davanti l’uomo che è sceso in strada e impugna un coltellaccio da cucina e li sfida. È visibilmente fuori controllo, forse sotto l’effetto di alcolici o altro, e per questo ancora più pericoloso. Si richiedono rinforzi e arrivano diverse pattuglie dell’Arma anche da San Donà.

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Gli uomini in divisa pensano prima a soccorrere la compagna dell’esagitato, una italiana di 46 anni: è sotto choc, ha il viso tumefatto dai pugni e dalle percosse e pare anche evidenziare dei segni di lama sul collo. Viene trasportata in ambulanza al pronto soccorso e ricoverata. Nel frattempo il 35enne si è barricato in casa e profferisce minacce a vanvera. Impossibile stabilire qualsiasi tipo di dialogo o di trattativa. L’area viene come si dice in gergo “cinturata” e messa in sicurezza, allontanando le persone che visto il trambusto sono accorse sul posto. A un certo punto lo straniero scappa da una delle imposte e sembra dileguarsi m non è così. Carabinieri e poliziotti riescono a mettersi in scia. Non è facile ma alla fine lo bloccano e lo disarmano. Il coltello viene sequestrato. Mentre lui che continua a essere violento e aggressivo prima viene richiuso in cella di sicurezza e poi una volta calmato e identificato trasferito nel capoluogo lagunare e richiuso in una cella di Santa Maria Maggiore in attesa di giudizio. Con ogni probabilità comparirà davanti al giudice domani.

Punta il coltello contro la convivente di 46 anni e la prende a pugni: tunisino in manette




3 pensieri su “Italiana massacrata di botte dal convivente islamico”

  1. Molto bene.Alla vacca italiana africanizzata consiglierei di trovarsene un altro,possibilmente tunisino che la massacri per bene dalle legnate.Avanti così.Che serva a monito alle altre vacche.

  2. Gli è piaciuto il cazzo sifilitico del magreba? Ne subisce giustamente le conseguenze. Che stia alla larga dal sottoscritto una lercia del genere, in quanto trasmette malattie veneree.

    Cosa che purtroppo la maggioranza dei maschi italiani odierni, formata da omuncoli, non comprende minimamente, e la tollera. Sono certo che se in Tunisia una del luogo venisse ingroppata da un senegalese, anche se islamici ambedue, verrebbe immediatamente ostracizzata (giustamente) dalla sua comunità di appartenenza. Qua purtroppo dobbiamo “integrarli” per forza, ed è chiaro che dietro il termine “integrazione” dei migranti di cui parlano gli immigrazionisti si cela la perversione sessuale.

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