Parapiglia venerdì sera su un autobus urbano a Firenze, il 17 rosso, il cui conducente è stato costretto a fermare il mezzo in via Fra’ Bartolomeo per un immigrato a bordo, ubriaco, che avrebbe aggredito due giovani donne.

L’autista è intervenuto proprio per interrompere l’alterco e redarguire l’uomo, fino a chiedergli di cessare le intemperanze. In realtà, l’aggressore, un tunisino di 60 anni, non ha seguito l’invito e anzi si è messo a sputare contro gli altri passeggeri. A questo punto il conducente, che ha chiamato la polizia, ha dovuto aprire le portiere per permettere ai passeggeri di scendere. C’è stato un fuggi fuggi generale e anche le due giovani si sono allontanate in mezzo agli altri. Anche con gli agenti l’uomo non si è calmato al punto che è stato necessario far intervenire il 118 che lo ha sedato. Poi è stato identificato e multato per ubriachezza, quindi la polizia lo ha denunciato per interruzione di pubblico servizio – l’autobus è rimasto fermo circa mezzora – e per resistenza a pubblico ufficiale per contatti con gli agenti al momento dell’intervento. In accertamento da parte della questura, anche in base alla testimonianza del conducente, il tipo di aggressione alle due donne, se sia stata solo verbale o anche fisica.

Stesse scene, sempre in Toscana, a Livorno.

Vox

Sarebbe stata aggredita da un passante che senza alcun motivo le avrebbe sputato in faccia, mettendosi a ridere prima di fuggire e far perdere le sue tracce. Una brutta disavventura quella che è capitata nel pomeriggio di mercoledì scorso alla trentaseienne collaboratrice scolastica Simona Mancusi, lucana di nascita e livornese di adozione. «Questa persona, circa 40 anni – racconta – ha iniziato a seguirmi, quindi ho cercato di andare un po’ più veloce pensando che volesse scipparmi. Invece mi ha sputato in faccia, mettendosi a ridere prima di fuggire».