A proposito di ‘Aisha’, il nome della sposa bambina di Maometto, scelto dalla convertita Silvia Romano, il pensiero islamico sul tema è chiaro.
Come spiega questo importante imam saudita, per l’Islam non esiste età minima per il matrimonio. Ma c’è un’età minima per consumare: 9 anni. Che è poi quella decisa da Maometto con Aisha.
Haunebu, non è un deviato incurabile, ma un deviato “inculabile”. Purtroppo non c’è nulla da ridere, perché mai nessuno che indaghi a fondo sulla loro involuzione culturale, come mai i servizi sociali non intervengono, a favore di queste bambine?
LE assistenti sociali sono quasi tutte sinistroidi, pro-migranti e “sfascia-famiglie”: Bibbiano docet.
Questa è la “moralità” islamica, da cui secondo certi pseudoconservatori nostrani dovremmo prendere esempio e avviare la nostra rigenerazione spirituale. Tipo Buttafuoco o Cardini. Costoro criticano, seppur giustamente, il nichilismo e il relativismo della società occidentale contemporanea, ma non è l’adesione all’Islam la risposta giusta per combatterli. Lo è semmai riscoprire la dottrina cattolica originale, che sul piano delle basi morali è la più completa in assoluto.
Ergo, ancor prima del nichilismo e relativismo, e dell’invasione maomettana, bisogna combattere e sconfiggere la falsa dottrina cattolica impregnata di marxismo culturale che ci propone la Chiesa di Roma contraffatta dal Concilio Vaticano II del 1962-65. Signori, il definitivo crollo della civiltà occidentale è avvenuto con il CVII e la sua svolta progressista.
Sono d’accordo.