L’ex presidente francese Macron: “Stop import di petrolio e carbone russi”, Di Maio d’accordo

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Macron ha espresso “l’auspicio” che si possa giungere “questa settimana” al blocco completo delle importazioni di petrolio e carbone dalla Russia. Tanto i francesi hanno le centrali nucleari, noi abbiamo lo sciroccato di Di Maio. Da notare che, comunque, non si parla di gas: quindi vogliono non importare petrolio ma il gas sì. Ovviamente il blocco dell’importazione di petrolio farebbe schizzare ulteriormente il prezzo del gas: Putin vince sempre qualunque mossa facciano questi politicanti sotto scacco.

Il presidente uscente francese, intervenendo sull’emittente France Inter, ha affermato che ci sono “segnali molto chiari” che a Bucha, la cittadina attorno a Kiev che era stata occupata dalle truppe russe, siano stati commessi “crimini di guerra”. “Non possiamo lasciar perdere. Dobbiamo avere delle sanzioni che dissuadano da ciò che è accaduto lì”, ha detto Macron, che ha offerto all’Ucraina l’assistenza della Francia nell’indagine su quanto accaduto.

Se è la stessa assistenza data su Ustica siamo a posto.

Sul blocco dell’import al gas e al petrolio dalla Russia “l’Italia non si tirerà indietro”, ha detto Luigi Di Maio, sottolineando che il nostro Paese “non ha mai posto alcun tipo di veto sui pacchetti di sanzioni e non porremo alcun veto”. Per il ministro degli Esteri, che si trova a Zagabria per la Trilaterale dell’Alto Adriatico, “i fatti atroci e tragici di Bucha dimostrano che non solo la guerra non è finita, ma che l’intensità e le atrocità di questa guerra continuano ad aumentare”.

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Secondo le notizie che giungono dall’Ucraina, a Bucha vi sono stati “410 civili morti e bambini usati come scudi umani”, ha proseguito il ministro. L’Italia, con i suoi partner, continuerà a fornire alla Corte penale internazionale “tutte le prove che servono per dimostrare fino alla fine e a trovare tutti i responsabili di questi crimini di guerra”, ha aggiunto il ministro.

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17 pensieri su “L’ex presidente francese Macron: “Stop import di petrolio e carbone russi”, Di Maio d’accordo”

  1. “e lo ‘slogan’ di poter dire quello che si vuole”… si tratta di uno “slogan”, appunto… soprattutto non bisogna dire cosa SONO ceffi come Salvini, Borghi, Bagnai, o la burina della suburbia… TUTTO certifica l’infamia parassitaria (e anti-italiana) di ‘sta gente, ma, mi raccomando, tenetevelo per voi.

  2. La libertà è negoziabile entro certi limiti. Chi sparla contro l’Italia, gli Eroi del Risorgimento, e l’unità d’Italia in favore dei maledetti staterelli preunitari che ci hanno tenuti divisi per secoli, con buona soddisfazione da parte degli stranieri, che nel frattempo dominavano le scelte importante ed erodevano i confini, non è tollerabile.
    almeno non in questo sito, ce ne sono già a migliaia dove si fa allegramente, o in reti pubbliche a libro paga dei contribuenti.

    1. Non abbiamo mai smesso di essere staterelli preunitari, l’italia e’ come l’europa, una falsa unione di comodo ma alla prima le divergenze saltano a galla.

    2. Lungi da me maledire l’Unità d’Italia. Che prima o poi sarebbe dovuta avvenire, perché la Nazione italiana nasce di fatto nel XIII secolo con l’adozione del fiorentino letterario da parte dei vari Stati della penisola come lingua ufficiale codificata. Il problema è che il processo di unificazione politica della nostra nazione è avvenuta tardi rispetto ad altre nazioni europee – per giunta meno omogenee etnolinguisticamente come Francia e Spagna – e in modo maldestro.

      I capi del Risorgimento erano tutti massoni, al servizio delle logge britanniche, nei quali dietro il patriottismo si celava in realtà l’interesse da parte dei loro capi di attaccare il Cattolicesimo con la conquista di Roma, poi avvenuta nel 1870. La Gran Bretagna è sostanzialmente amministrata dalla massoneria dal Settecento, ed essa non solo mirava a cancellare la Chiesa cattolica ma anche a fare crollare il Regno delle Due Sicilie, come poi riuscì a fare attraverso Garibaldi e i Mille. Che poi bisogna dire che la Francia, anch’essa controllata dalla massoneria dopo il 1789, con il Grande Oriente di Francia, voleva solo un Regno di Sardegna più esteso e limitato al solo Lombardo-Veneto e Toscana, perché il suo obiettivo era cacciare gli Asburgo dalla penisola. Non voleva certo uno Stato italiano forte ed esteso che la potesse controbilanciare nel Mediterraneo. Ma alla fine prevalesse sostanzialmente la massoneria britannica su quella francese con la deposizione dei Borboni dal trono del Sud, e la successiva Presa di Roma, che non sarebbe potuta avvenire senza la caduta di Napoleone III dopo la sconfitta francese nella guerra franco-prussiana.

      Insomma, purtroppo di autenticamente patriottico dietro il processo di unificazione italiana non ci fu nulla, ma solo interessi geopolitici ed economici di potenze straniere. Quelle stesse potenze straniere che hanno ostacolato l’unificazione italiana nei secoli precedenti, in particolare Francia, Spagna e Austria, che venivano chiamate dallo Stato della Chiesa a seconda delle circostanze. Eh sì, perché bisogna dirlo, il Papa è stato uno dei fattori che hanno ostacolato un’unificazione italiana prima, perché purtroppo più che come un capo spirituale e morale portatore del Vangelo, ha agito come un normale capo politico. Il potere temporale del Papa è stato sostanzialmente il nostro problema, oltre a quelli summenzionati.

      1. Credo che comunque, vista la situazione, bisognasmettere di guardare nel retrovisore.L’italia e’ stata la culla del sacro romano impero, ha una storia millenaria di conquiste, arte, cultura, tutto vero, ok ma guardate cosa siamo ADESSO!Zero!Niente!Un popolo sottomesso, piegato e disunito e quindi tutta la gloria passata dove ci ha portato?Non esiste piu’niente di cio’ che e’ stato e allora serve di piu’ gonfiare il petto e gridare forza italia o prepararsi come suggerisce Antani?
        E’ stato mandato tutto a puttane e grazie a collaboratori interni, se si vuole un nuovo inizio bisogna prepararsi e non guardare ad un passato che e’ stato metodicamente devastato.
        Ho visto la mia citta’ natale distrutta nell’arco di 30 anni, da un lento declino ad una valanga, mi sono sentito tradito dal mio paese che si e’ rivoltato contro i cittadini come un serpente velenoso quindi non ho alcuna intenzione di morire sotto una bandiera che x me non rappresenta piu’ niente, scelgo di abbracciare quella che piu’ rappresenta cio’ che sono e voglio essere.Non puo’ esistere patriottismo senza una patria e a noi l’hanno tolta.

        1. Allora, hai ragione sul fatto che le cause dei mali odierni dell’Italia hanno cause ben più recenti. Certamente, il 1992 rappresenta l’inizio della lunga fase di declino del nostro martoriato paese, perché sono successi una serie di eventi di cui ne paghiamo amaramente le conseguenze.

          La classe politica della Prima Repubblica era certamente corrotta e corruttrice, ma almeno faceva gli interessi nazionali, nel bene e nel male. Quella della Seconda Repubblica, nata dopo lo scandalo Tangentopoli – che di fatto non è mai morta perché alla Terza non ci siamo arrivati mai – è ben più corrotta, corruttrice, ladra e parassita di quella precedente, e fa unicamente gli interessi dei poteri forti internazionali globalisti. Ecco perché prendono sempre decisioni politiche ed economiche autolesioniste e che ci danneggiano.

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