Pazzesco. Ventitré coltellate non valgono nemmeno una condanna piena.
A tre mesi e mezzo dalla sentenza di primo grado, ottiene uno sconto di pena di quasi due anni. Questa la vergognosa decisione del giudice di secondo grado nei confronti del minorenne nigeriano che nella primavera dell’anno scorso aggredì con diverse coltellate alla schiena una 26enne studentessa universitaria mentre faceva jogging.
In primo grado l’africano venne condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione per tentata rapina aggravata e tentato omicidio.
Il tribunale dei minori ha riesaminato il caso: la Corte d’Appello ha ridotto di un anno e 8 mesi la condanna di primo grado quantificando in cinque anni la pena complessiva.
Questo è fuori a breve.
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Qui a Ferrara ci sono giudici che dicono la stessa cosa per la mafia nigeriana
Secondo loro “vanno compresi” e “vanno recuperati”
È un modo in codice per dire che sono intoccabili.