Lamorgese: blocco navale è atto di guerra, l’invio di armi in Ucraina no

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La Lamorgese al Comitato Shengen ha ripetuto ancora che per l’emergenza sbarchi non sarebbe praticabile il blocco navale.

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“Assolutamente no”, ha detto, “il blocco navale è un atto di guerra come ben sa chi lo propone”.

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Quindi, nel mondo di Lamorgese e del governo Draghi, inviare armi all’Ucraina non è un atto di guerra: lo è bloccare l’arrivo dei clandestini in Italia.

Diciamo, semmai, che sarebbe un atto di guerra contro il business dell’accoglienza, che si vedrebbe sparire tutti i clienti in un botto solo. Clienti che invece vedrà moltiplicare con l’invio di armi all’Ucraina.




14 pensieri su “Lamorgese: blocco navale è atto di guerra, l’invio di armi in Ucraina no”

    1. Non prima di aver passato qualche mese in gabbia in compagnia dei suoi amati spacciatori e stupratori.

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