IMMIGRATI DISTRUGGONO MADONINNE A NAPOLI: “Sono fuori controllo” – FOTO

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Assaltate edicole votive. Qualcuno pensa che ripopolando i centri storici con immigrati afroislamici le moschee non sostituiranno le chiese.

Nella notte tra domenica e lunedì due extracomunitari hanno dato l’assalto a due antiche edicole votive del quartiere San Lorenzo. I due uomini entrati in azione a vico Santa Maria a Cancello, a due passi da porta Capuana, sono stati messi in fuga da una anziana donna del quartiere che, uditi nel cuore della notte i colpi inferti con grossi sanpietrini, è intervenuta per scongiurare danni ad altre antiche edicole votive del vicoletto. I due uomini, messi in fuga dalle grida e dagli insulti della donna, hanno fatto perdere le loro tracce in direzione di Castel Capuano, lasciandosi dietro una scia di distruzione.

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L’episodio di vico Santa Maria a Cancello ha fatto suonare un nuovo – l’ennesimo – campanello d’allarme nel centro storico della città. I residenti denunciano lo stato di abbandono dei vicoli e dei vicoletti del centro antico nelle ore serali e notturne, con le strade che somigliano, in alcuni casi, ad un vero e proprio far west.

Dopo il raid vandalico compiuto ai danni delle edicole sacre i residenti hanno lanciato un nuovo appello alle istituzioni per un miglior presidio del territorio. In molti hanno raccontato di pensare addirittura a “cambiare aria” e a pensare di trasferirsi in zone decisamente più vivibili della città. Poche ore dopo le devastazioni – distrutti i vetri delle edicole ed alcune suppellettili – i residenti si sono attivati per le necessarie riparazioni ma, come è comprensibile, la rabbia resta.

«Nei bassi di vico Santa Maria a Cancello e nelle strade adiacenti – racconta Ciro Salcino dell’associazione Castelcapuano – siamo invasi da stranieri di ogni etnia che stanno letteralmente colonizzando il territorio. I pochi napoletani superstiti hanno paura anche solo di uscire di casa dopo un certo orario perchè le strade sono pericolose proprio a causa di soggetti poco raccomandabili che girano in queste zone. Qui – continua Salcino – sono rimaste solo poche vecchiette napoletane impossibilitate ad andare via. Chi poteva ha fatto le valigie e si è trasferito altrove, per chi non ha potuto non resta altro che barricarsi in casa».

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E in effetti a vico Santa Maria a Cancello e nei vicoletti che circondano via Pietro Colletta non sembra nemmeno essere nel centro storico di una grande città europea. Muraglioni, pesanti porte blindate e inferriate protettive installate alle finestre fanno somigliare la strada ad un carcere di massima sicurezza dove i residenti sono costretti, loro malgrado, al coprifuoco serale e notturno.

«La signora che ha sventato i danneggiamenti alle restanti cappelle votive del vicolo – continua ancora Salcino – ha confermato che si trattava di due soggetti stranieri. Lei li ha coraggiosamente messi in fuga ma ora, come tutte le persone anziane di questa zona, ha paura di restare da sola in casa. Crediamo che non sia possibile tollerare cose simili nella nostra città, per questo ci auguriamo che questi fatti incresciosi spingano le forze dell’ordine a presidiare con maggiore attenzione le strade del centro storico».

Il problema dello svuotamento – secondo alcuni un vero e proprio “sventramento” – del centro storico è un tema molto dibattuto in questi giorni. Secondo gli ultimi studi di settore sarebbero quasi 30.000 i napoletani che, negli ultimi anni, hanno lasciato la città. I bassi e gli appartamentini dei quartieri popolari del centro storico o sono stati trasformati in b&b più o meno abusivi o, come nel caso di Forcella, sono stati ripopolati con stranieri di diverse etnie – in massima parte rom e africani – che convivono alla buona con i pochi napoletani rimasti. Negli ultimi anni non sono mancati gli interventi da parte di Polizia e Carabinieri, che hanno più volte tentato di arginare il fenomeno della prostituzione e dello spaccio di stupefacenti nei bassi del centro storico, ma il fenomeno continua a crescere, alimentato anche dalla quasi totale impotenza delle forze dell’ordine di fronte alla fiumana umana – moltissimi gli occupanti abusivi – che si sta riversando nel centro storico della città.

«Quello che è accaduto a vico Santa Maria a Cancello – la rabbia del consigliere della IV Municipalità Enrico Cella – è emblematico del senso di impunità che ormai si respira tra la marea di stranieri che vivono nei bassi del centro storico. Un vicolo intero è stato messo a soqquadro da due malviventi armati di sampietrini e solo il coraggioso intervento di una anziana del quartiere ha scongiurato danni peggiori. Per questa volta si sta facendo solo la conta dei danni – continua Cella – e ci auguriamo che di fronte a questo grave episodio le istituzioni e gli enti preposti non si girino dall’altra parte, continuando ad ignorare che in certe zone di Napoli c’è un serissimo problema legato alla mancanza di legalità. Qui nessuno vuole puntare il dito sugli extracomunitari – precisa l’esponente del quarto parlamentino – ma credo che sia necessaria una seria riflessione sugli interventi da realizzare per riportare un minimo di decoro in quartieri dove anche solo girare a piedi di notte può essere rischioso per la propria incolumità».

E’ noto che a Napoli c’è una sovrabbondanza di lavoro, quindi servono extracomunitari per ripopolare un centro storico che ha la più alta densità del mondo civile.