Da questa mattina è sulla strada del ritorno la missione umanitaria della Fondazione Alleanza Nazionale (FdI) che sta portando a Roma 49 ucraini.

Tutte queste persone sono state raccolte nel centro di Hala Kijowska e nei dintorni della città di Leopoli grazie all’impegno della Ong ucraina “Ulyana Kuzyk Charitable Foundation”. L’arrivo è previsto per le ore 18 di domani presso l’hub Acea Ostiense della Protezione civile del Lazio.

“Insieme a tante altre iniziative organizzate nella nostra area, abbiamo dato un chiaro segnale dell’impegno del mondo della destra nel campo dell’accoglienza e della solidarietà”. Così Gianni Alemanno (ex sindaco di Roma) che insieme ad Antonio Giordano (vice presidente della Fondazione An) ha guidato questa missione. “Per noi l’accoglienza dei profughi è sacra, ma solo quando fuggono realmente da una guerra o da un’altra vera emergenza. Siamo qui in prima linea per aiutare un popolo massacrato in una guerra costruita sopra le sue spalle e per mostrare tutta la nostra solidarietà a chi si batte per difendere la propria nazione.”

Purtroppo questi sono rimasti agli anni sessanta e a Budapest. Orban, che ha più testa di loro, ha capito che ora il male è dall’altra parte.

Fai un giro alla stazione termini, troverai qualche decina di senzatetto italiani da accogliere. Invece vanno a Leopoli, distante migliaia di chilometri dalla guerra, per trasferire gente in Italia. Ad altre migliaia di chilometri. Privo di senso.

Certo, non sono clandestini afroislamici, ma non ha comunque senso deportare persone da Milano a Parigi perché si combatte a Napoli. Non fai altro che esporli al traffico della prostituzione e della pedofilia. Oltre che intasare un welfare che in Italia è già ai minimi termini. Poi vogliono ‘più bambini italiani’: se dai le case agli altri, non avrai mai più bambini italiani.

Dobbiamo pensare al nostro futuro, non a quello di Zelenski.