Nigeriani minacciano: “Quando stupriamo non dovete scriverlo”

Vox
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Si chiama “Nigeria, punto e a capo” la bizzarra iniziativa volta a “lottare contro la tendenza alla stigmatizzazione della comunità nigeriana nei media italiani”, presentata in occasione dell’odierna Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.

Circa 35 associazioni nigeriane si sono strette attorno a questa iniziativa, con l’intento di mostrare un volto meno conosciuto dell’immigrazione e di spingere i media verso un cambio di narrativa quando si tratta di rilanciare una notizia di cronaca.

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Secondo i promotori del progetto, nell’ottobre 2021 sono state oltre 45 le testate giornalistiche che hanno pubblicato notizie in cui la nazionalità nigeriana è stata associata ad un fatto di cronaca. Nel mese di settembre risultano essere 40, a luglio dello stesso anno erano 27. L’aggettivo “nigeriano” è apparso ogni volta nei titoli dei giornali e nelle prime righe insieme alle parole “arrestato”, “latitante”, “pusher” “ovulatore” attribuendo alla nazionalità di un popolo, azioni violente e illegali, creando – anche a causa della ripetitività dei tanti giornali – una scorretta percezione della comunità nigeriana che vive nel nostro Paese.

Capito? Non sono loro che stuprano e spacciano, ma voi cattivoni che dando la notizia li associate ai crimini che commettono. 🤡

Peccato li conosca anche il loro presidente Buhari, rieletto a stragrande maggioranza nel 2019. Non è un tipo diplomatico. Anni fa sconsigliò l’Italia di accogliere i propri connazionali:

Presidente Nigeria: “Non date Asilo a Nigeriani, da noi scappano delinquenti”

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E poco prima di ricandidarsi ad un secondo mandato si era scagliato contro la popolazione giovanile che emigra senza motivo dal suo Paese. Ricco Paese.

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“Molti di loro non sono andati a scuola e sostengono che siccome la Nigeria è un paese produttore di petrolio, possono sedersi e non fare nulla e avere accesso ad alloggi, assistenza sanitaria e educazione gratuita”, ha detto.

Le sue osservazioni scatenarono l’ira dei giovani nigeriani sui social network. E l’hashtag #LazyNigerianYouths (“Lazy Nigerian Youth”) divenne virale in Nigeria. A dimostrazione che stavano seduti a non fare nulla.

Insomma. Abbiamo un Paese con un boom demografico e un surplus di giovani fancazzisti (definizione del loro presidente) che visto che non potendo essere mantenuti in Nigeria, scelgono l’Italia. Dove li attende un hotel per almeno 2 anni. Basta chiedere Asilo. Visto che con l’abrogazione dei decreti Salvini è tornata la famigerata ‘protezione umanitaria’ che rendere i clandestini nigeriani, senegalesi, pakistani, bengalesi e tunisini ‘profughi’ e clienti delle coop del noto partito che in Toscana fa affari con la ‘ndrangheta.

E ancora oggi c’è chi chiede di tere aperti i porti. Folli.

Perché come abbiamo scoperto poco dopo le parole di Buhari, il problema dei mantenuti è quello minore. Molti non si limitano a gozzovigliare in hotel. Si danno allo spaccio. O peggio. Fanno a pezzi ragazzine.

Grazie Buhari della sua sincerità. Quello che dobbiamo metterci in testa è che non sono i migliori di quei posti a salire sui barconi: il contrario. E vista la sua rielezione, i suoi concittadini la pensano come lui.




5 pensieri su “Nigeriani minacciano: “Quando stupriamo non dovete scriverlo””

  1. Delle volte devo proprio dirlo; che schifo è la Democrazia quando la si concede a delle “bestie” umane. Bestie l ho messo trà virgolette per non toccare la suggestione degli Animali.

    1. qua non è questione di democrazia, ma di merde importate appositamente da criminali politicanti per creare caos.

I commenti sono chiusi.