Morto Yvan Colonna, l’indipendentista corso ammazzato da islamico perché “ha parlato male di Maometto”

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Dopo tre settimane di coma è morto all’ospedale di Marsiglia Yvan Colonna, il militante corso corso pestato a sangue il 2 marzo in carcere ad Arles da un altro detenuto. Un jihadista accusato di terrorismo islamico.

Ammazzato dallo Stato francese.

Colonna stava scontando l’ergastolo per l’assassinio del prefetto Claude Erignac. La notizia del pestaggio aveva scatenato un moto di ribellione nell’isola italiana.

All’annuncio della morte di Colonna gli indipendentisti si sono ritrovati a Bastia, davanti al Palazzo di Giustizia, a sventolare striscioni contro Parigi. Con la scritta “Statu francese assassinu”. Ad Ajaccio, davanti alla cattedrale, si sono radunati in silenzio molti gruppi di persone. L’associazione per la difesa dei prigionieri politici corsi Sulidarita ha twittato “Abbasso questo Stato francese assassino”.

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Dovremmo inviare aiuti. Qualcuno non ha capito che in Europa si stanno riscrivendo i confini.

Yvan Colonna, 61 anni, è stato ferito a morte da un detenuto camerunense di 36 anni. Che lo aveva aggredito durante l’ora di sport. A far scattare il pestaggio “motivi religiosi”.

L’aggressore, Franck Elong Abé, scontava una pena a 9 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo terroristico. L’assassino, che ha tentato di strangolare Ivan riducendolo in fin di vita, ha giustificato il pestaggio con il fatto che Colonna avrebbe “parlato male del Profeta”.

Nazionalista e indipendentista, Colonna, icona della lotta del popolo corso, malgrado la sua costante professione di innocenza, è stato riconosciuto come l’esecutore materiale dell’omicidio del prefetto Claude Érignac, rappresentante di uno Stato occupante.

IL colonialismo è male solo se in Paesi del terzo mondo, secondo la narrativa mediatico-culturale. Non puoi occupare l’Algeria ma puoi occupare la Corsica.

Nelle principali città della Corsica nelle ultime settimane si sono svolte massicce proteste popolari. Su #Corsicanewes, il quotidiano locale più popolare fra i corsi, si legge che la prima imponente manifestazione si è svolta il 6 marzo a Corte. Sede dell’unica Università dell’isola, alla quale hanno partecipato molti studenti. Poi la miccia della protesta è dilagata toccando le principali città dell’isola ‘italiana’, Bastia, Porto Vecchio e Ajaccio. Le proteste lamentano soprattutto la mancata protezione in carcere di Colonna. E l’accusa di corresponsabilità allo Stato francese. L’aggressione di Colonna, ridotto in fin di vita, è finita nel peggiore dei modi dopo tre settimane di coma all’ospedale di Marsiglia.




5 pensieri su “Morto Yvan Colonna, l’indipendentista corso ammazzato da islamico perché “ha parlato male di Maometto””

    1. Se gli italiani esisteremo ancora tra 20 anni, forse sì. Ma i tassi demografici e l’inoculazione di massa del siero genico sperimentale lasciano presagire un genocidio…

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