Andare a trasmettere da Odessa per dire che sei in un territorio di guerra è come andare a farlo da Berlino. Non c’è guerra ad Odessa, per ora.
La presenza di Giletti a Odessa dimostra infatti che due terzi del territorio dell’Ucraina non è interessata da azioni di guerra. Con tutto quello che ne consegue in termini di profughi. Perché fare migliaia di chilometri quando qualche chilometro più in là non c’è la guerra? Fuggono da Giletti?
“C’è un attacco in corso, non è suonato nessun allarme… Ci sono traccianti della contraerea… Sentiamo colpi in direzione del mare…”. Massimo Giletti, da Odessa per la puntata di Non è l’Arena sulla guerra tra Ucraina e Russia, si ritrova in diretta mentre il cielo è illuminato dai traccianti della contraerea e si avvertono colpi in sottofondo. “Ci dicono che dobbiamo rientrare…”, dice Giletti.
In un mese di guerra in #Ucraina, abbiamo assistito al punto di non ritorno dell’informazione: giornalisti con elmetti mentre signore fanno la spesa, altri che scappano da bombe inesistenti o che girano video selfie con i profughi, immagini tarocche, tifoserie da stadio.
— Francesca Totolo 2 (@fratotolo2) March 20, 2022
In fondo nel 1944 quando bombardavano Milano la gente veniva sfollata a Lisbona, no? Ah, era Seregno? Eppure c’erano delle foto col mare…
Non avete visto il “missile gentiluomo” di Selvaggia?
Ti entra in casa senza nemmeno rompere un bicchiere e si infila dritto nel bidone dell’indifferenziata aprendo anche lo sportello.
twitter(punto)com/stanzaselvaggia/status/1505606382011260929
Se fossi un Ucraino che ha veramente preso un razzo sulla testa ad un certo punto mi incazzerei pure…
Giletti nella carrozzina che cade dalla scalinata. Voi non potete capire che “occhio della madre” che mi è venuto quando l’ho visto.
twitter(punto)com/LiberoBubu/status/1505684020289495042
Zbigniew Brzezinski, in un discorso del 2009 al Congresso degli Stati Uniti, disse:
QUESTA CRISI NON FINIRÀ MAI FINCHÉ NON AVREMO RAGGIUNTO I NOSTRI OBIETTIVI.
La crisi non finirà in agosto o settembre o ottobre o novembre o novembre o 2010 o 2012 o 2015.
I nostri obiettivi vi sono ben noti.
UN UNICO GOVERNO MONDIALE È CIÒ DI CUI ABBIAMO BISOGNO. E si formerà, che vi piaccia o no.
Sarete voi a chiedercelo.
Perché la situazione non farà che peggiorare e peggiorare e peggiorare.
Vi renderete presto conto che la cosiddetta crisi non è nemmeno iniziata.
Non è una CRISI, miei cari – è una disordine gestito.
E non molti di voi vedranno come andrà a finire, perche nel prcesso tanti moriranno.
La società è ancora troppo lontana dall’accettare non solo l’idea di un unico governo mondiale, ma anche dal vedere nel nuovo ordine mondiale la sua unica salvezza.
Quindi dobbiamo prima portare la società nella condizione necessaria per questo.
Per questo abbiamo bisogno di molto più della paralisi economica – abbiamo bisogno di guerre, carestie ed epidemie in tutto il mondo”.
Temo proprio che l’unica cosa che possiamo fare è restare integri. Resistere. Io sto trovando molte risposte nel Cattolicesimo tradizionalista: non sono uno stinco di santo (anzi…), ma se la ragione sta da qualche parte è solo lì che la percepisco.
Questa è prima di tutto una guerra ideologica e di religione oltre che economica.