Folla assalta supermercati, scaffali vuoti: pasta e zucchero razionati – FOTO

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Paura sanzioni in Campania.

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Incetta di pasta e farina ma anche di prodotti in scatola ed olio in molti supermercati di Napoli e nel resto della Campania. In diverse zone lunghe le file che si sono formate, sia all’ingresso che alle casse. Difficile anche trovare i carrelli per la spesa. La psicosi ‘guerra’ e dei rincari ha fatto sì che molti scaffali si svuotassero nel giro di poche ore. La corsa agli acquisti, parlando con i consumatori in fila, è stata scatenata sia dal timore del venir meno degli approvvigionamenti (come per l’olio di semi di girasole il cui prezzo è anche notevolmente aumentato) a causa della guerra che da un possibile rincaro eccessivo del prezzo dei prodotti a causa del rialzo del costo dei carburanti.
In alcuni supermercati sono comparsi cartelli che indicano un limite massimo di prodotti che si possono acquistare come farina, olio di semi, olio di oliva, pasta, zucchero. E questo per evitare episodi di accaparramento. Ad aumentare la tensione le notizie sul fermo degli autotrasportatori a partire da lunedì con il timore del venire meno di prodotti di prima necessità.
Tra gli effetti più vistosi di una situazione difficile il continuo aggiornamento al rialzo del prezzo dei carburanti con il gasolio che in molti casi ha già raggiunto o superato quello della benzina.
A Ischia, come segnala il Codacons che annuncia esposti alle Procure, il prezzo della benzina ha raggiunto i 2,629 euro per litro.

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Però in Campania arrivano gli ucraini:

EPIDEMIA COLPOSA: 20% UCRAINI ARRIVATI IN ITALIA E’ POSITIVO




8 pensieri su “Folla assalta supermercati, scaffali vuoti: pasta e zucchero razionati – FOTO”

  1. Coglioni teledipendenti, noi abbiamo staccato l’antenna definitivamente, niente trasmissioni tanto da quando e’ iniziato il troiaio non li seguivamo piu’.Films e playstation, stop!

    1. Non si accorgono che è più la merda che mandano in onda per deprimerli ed ucciderli lentamente.

  2. Lunedì sono attesi e previsti “picchetti” agli interporti. Io ci provo lo stesso, ma ho dato ordine a tutti di “non litigare” e piuttosto non lavorare.

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