Lo zerbino degli Usa, fatto premier da Kossiga per concedere l’utilizzo delle basi italiane ai bombardieri americani diretti a Belgrado, non si vergogna.
Massimo D’Alema, nella storia della Repubblica primo e unico presidente del Consiglio proveniente dalla storia del Pci, non ricorre a perifrasi nel giudicare Vladimir Putin, dice che «questa aggressione militare, non soltanto è un crimine, è anche un errore», ma non usa chiaroscuri neppure nell’indicare ai governanti europei, e dunque anche all’Italia di Mario Draghi, la strada per uscirne: «Ora deve essere esercitata ogni pressione per fermare la guerra e indurre la Russia a ritirare le sue truppe di occupazione.
D’Alema ha pure il vigneto…..